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NOVITÀVolvo riparte dalla XC90

27.08.14 - 00:04
È il primo modello costruito in completa autonomia dopo essere uscita dall’orbita Ford. Partendo da questo grande SUV nasceranno tutti i futuri modelli del marchio: altrettanto lussuosi, altrettanto sicuri e altrettanto tecnologici.
Volvo
Volvo riparte dalla XC90
È il primo modello costruito in completa autonomia dopo essere uscita dall’orbita Ford. Partendo da questo grande SUV nasceranno tutti i futuri modelli del marchio: altrettanto lussuosi, altrettanto sicuri e altrettanto tecnologici.

VERSO L’INDIPENDENZA - Quella conclusasi poc’anzi è stata una delle giornate più importanti nella storia del marchio scandinavo, sicuramente la più importante dal 28 marzo del 2010 ad oggi, ovvero dal momento in cui Volvo - prima proprietà di Ford - è passata nelle mani della cinese Gee-ly. Sapendo di poter godere di una quasi illimitata autonomia, negli uffici svedesi si è fatta sempre più insistente la voglia di poter realizzare le proprie automobili indipendentemente, seguendo le proprie idee ed ispirazioni, senza quei vincoli progettuali giocoforza imposti dalle piattaforme e dalla componentistica presa in prestito del colosso di Detroit. Il processo di trasformazione è iniziato con la realizzazione di una nuova famiglia di motori chiamati Drive-E, in cui un unico quattro cilindri con 2 litri di cilindrata declinato in molteplici versioni di potenza è andato a sostituire in un colo colpo tutti i motori finora presenti nel listino, persino i sei cilindri sovralimentati. Il tutto ovviamente sia con alimentazione a benzina che gasolio, nonché una predisposizione all’elettrificazione. Ne abbiamo parlato: qui.

DAL PROTOTIPO ALLA REALTÀ - Il passo successivo ha invece coinvolto il pianale, che analo-gamente a quanto attuato per esempio dal gruppo Volkswagen è diventato modulare, cioè creato sin dal principio per veicoli di dimensioni diverse, capace di accogliere differenti tipi di trazioni e ovviamente predisposto per tutte le motorizzazioni possibili, plug-in ibrido incluso. Questo nuovo pianale si chiama “Architettura di Prodotto Scalabile” - in breve SPA - e ha dato prova della sua flessibilità nel corso degli ultimi saloni dell’automobile in cui partendo da essa sono state esposte, nell’ordine: Volvo Concept Coupé (Francoforte 2013), Volvo XC Coupé (Detroit 2014) e Concept Estate (Ginevra 2014). Automobili diversissime tra loro ma accomunate da un promessa, quella che il loro linguaggio stilistico non sarebbe scomparso sulle automobile di serie basate anch’esse sulla piattaforma SPA. Per esempio la nuovissima XC 90 di cui vi scriviamo.

UN COLPO DA MAESTRO - L’impatto estetico non è uno di quelli che ti fa saltare sulla poltrona, ma al contrario è molto rassicurante. Ritrovi la Volvo di sempre, con la fisionomia di sempre, rein-terpretata in chiave moderna e con quegli elementi moderni ma mai eccessivi che ti riportano ai concept esposti ai saloni dell’automobile. Solo che in questo caso l’automobile può essere acquis-tata dai concessionari. Ed è proprio così che dev’essere. Un corpo familiare in cui sono i dettagli a darle quell’aspetto futuristico oggi essenziale: l’imponente e vistosa calandra, i fanali anteriori ca-ratterizzati dalle inedite luci diurne a LED a forma di “T” orizzontale, i fanali posteriori. Un design pulito, levigato, senza troppi fronzoli che sembra ricavato da una forma di ghiaccio. Il classico e af-fascinante design scandinavo.

VERO LUSSO SCANDINAVO - Prima della sua pubblica presentazione, il pubblico ha avuto modo di vedere unicamente l’abitacolo della XC90 (leggi: qui) il quale segna un punto di rottura l’intera produzione Volvo, anche contemporanea. Riprende alcune idee adottate con la V40 e le riporta all’ennesima potenza. E ne aggiunge di nuove. Strumentazione digitale, illuminazione naturale dell’abitacolo e un ambiente tutto particolare fatto di materiali selezionati e pregiatissimi tra cui ad-dirittura un pomello del cambio in cristallo realizzato da Orrefors, nota cristalleria svedese. Ma so-prattuto un inedito ed innovativo infotainment con forme e dimensioni di un tablet tramite cui si gestiscono tutte, ma proprio tutte le funzionalità della vettura. Molto simile a ciò che abbiamo visto (e ammirato) sulla Tesla Model S. Sebbene Volvo sia sempre stata concorrenziale con i marchi te-deschi più blasonati quanto a lusso e cura dei materiali, con la XC90 si proietta in una dimensione completamente nuova.

IBRIDI PLUG-IN POTENTISSIMI - È durato tre anni lo sviluppo tecnico della XC90, e chi ne ha cu-rato il progetto ci garantisce che non vi sia una concorrente più silenziosa, aerodinamica o comoda di lei. Ma non nega nemmeno che, grazie ad un raffinato schema di sospensioni e l’assetto adatta-vo, ci sarà una modalità di guida adatta ad ogni tipologia di guidatore. La trazione integrale e il cambio automatico fanno ovviamente parte della dotazione disponibile. I motori come detto saran-no tutti dei 4 cilindri 2 litri della famiglia Drive-E disponibili con potenze diverse, ovviamente sia turbodiesel che benzina. Ed è proprio uno di questi ultimi, abbinato ad un motore elettrico da 80 cavalli, ad essere la punta di diamante nonché uno dei più grandi orgogli del costruttore. Si tratta nientemeno che una combinazione in grado di scaricare sulla strada 400 cavalli e oltre 600 New-tonmetri, garantendo un’autonomia completamente elettrica di circa 40 chilometri, dopodiché su-bentra il classico funzionamento ibrido.

SICUREZZA DA PRIMATO - Ovviamente l’equazione Volvo = sicurezza è stata anche nel caso della nuova XC90 una delle più grandi se non la più grande priorità. Soltanto un estratto della car-tella stampa rende da solo l’idea quanto avanguardista e virtuoso siano nella protezione degli oc-cupanti. In caso di uscita dalla carreggiata, la nuova XC90 rileva ciò che accade e tende le cinture di sicurezza (anche quelle per i sedili della terza fila: unica automobile al mondo) per mantenere i passeggeri in posizione ottimale e ridurre le conseguenze di un impatto. Al fine di evitare lesioni alla spina dorsale, un dispositivo di assorbimento dell’energia ubicato fra il sedile e il telaio del sedile attutisce  le forze verticali che possono generarsi quando la vettura urta con violenza contro il terreno. È inoltre la prima automobile al mondo dotata di una tecnologia che attiva automaticamen-te i freni nel caso in cui l’automobilista svolti mentre di fronte sopraggiunge un’altra vettura. Il noto City Safety è peraltro offerto di serie ed è in grado di rilevare la presenza di veicoli, ciclisti e pedoni che transitano davanti all’auto, sia alla luce del sole che di notte.

CON SLANCIO - Non si sbaglia e non si esagera nel paragonare la XC90 alla Classe S di Mer-cedes-Benz, almeno per quello che le due automobili rappresentano per i rispettivi marchi. Anzi. Proprio come la Classe S anche la XC90 ha compiuto un tale passo avanti da proiettare Volvo in una dimensione completamente nuova, ancora più elitaria e signorile di quanto non lo fosse già in passato. Se pensiamo infine consideriamo che questo grande SUV non è che il primo di una lunga serie di prodotti che da qui al 2020 rinnoveranno dalla testa ai piedi la già convincente gamma del marchio, questo non può che essere l’inizi di un intrigante, nuovo capitolo della sua storia. In cui il successo, molto probabilmente, non tarderà ad arrivare.

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