STATI UNITIJustin Bieber, più cause che canzoni

LOS ANGELES - Sembra essere diventata la sua specialità, ancora più di salire su un palcoscenico. Quella di avere problemi con la giustizia, per Justin Bieber è ormai diventata un’abitudine: l’ultimo caso in ordine cronologico riguarda un paparazzo hawaiano, Aja Oxman, che ha citato in tribunale la popstar canadese e un suo bodyguard, Dwayne Patterson, per aggressione.

Nella denuncia presentata presso la corte di Los Angeles il fotografo sostiene di essere stato percosso, oltre che privato del suo smartphone, poi distrutto, dalla guardia del corpo del cantante durante un servizio fotografico ovviamente “rubato” nel novembre scorso presso un’area pubblica di Shipwreck Beach, alle Hawaii.

Secondo la deposizione, Patterson avrebbe afferrato Oxman, per poi sbatterlo sul cofano di una vettura, dopo aver ricevuto un mandato molto chiaro: “Vai e fai tutto quello che devi fare per prendere la sua memory card”. Una volta immobilizzata la sua vittima, anche Bieber avrebbe dato manforte nell’opera di distruzione del dispositivo.