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Soldi del clan Ianukovich, l'Ucraina chiede assistenza alla Svizzera Tre richieste sono state presentate nel corso dell'estate
BERNA - L'Ucraina ha presentato nel corso dell'estate alla Svizzera tre richieste di assistenza giudiziaria con l'obiettivo di recuperare presunti fondi trasferiti illegalmente all'estero da esponenti del regime dell'ex presidente Viktor Ianukovich. Il portavoce dell'Ufficio federale di giustizia (UFG) Folco Galli ha confermato oggi all'ats una notizia in tal senso pubblicata sabato scorso dalla "NZZ".
Le richieste non riguardano personalmente lo stesso Ianukovich, ha precisato Galli, precisando che l'UFG sta attualmente valutando se le istanze rispettino le condizioni formali di accettazione. Per questo motivo - ha aggiunto - non gli è per il momento possibile fornire maggiori informazioni al riguardo.
A fine febbraio, dopo la destituzione e la cacciata di Ianukovich, il Consiglio federale aveva deciso il blocco dei suoi eventuali averi in Svizzera, come pure quelli di suo figlio Viktor Jr e di altri 18 dirigenti ucraini. Il 10 marzo Berna ha annunciato di aver bloccato averi e conti di altri nove esponenti del regime, dichiarandosi disponibile a collaborare strettamente con Kiev. Sempre in marzo il Ministero pubblico della Confederazione ha avviato inchieste per sospetto riciclaggio di denaro contro esponenti del clan Ianukovic e il 6 maggio ha annunciato il sequestro di circa 170 milioni di franchi.
Secondo la "NZZ" non è stato ancora appurato se il denaro congelato sia stato acquisito illegalmente. La dimostrazione spetta alla giustizia ucraina, che si è dunque rivolta a Berna per ottenere assistenza.
Ats
