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CORRISPONDENZA ESTERO"Sono nel paese dove si guardano le stelle"

15.08.14 - 07:30
di A. P., ieri a Lugano, oggi in Cile
A.P.
"Sono nel paese dove si guardano le stelle"
di A. P., ieri a Lugano, oggi in Cile

Alzi la mano chi non si è mai sdraiato in un prato o in spiaggia ad ammirare le stelle e lasciar correre liberi i pensieri, oppure si è intrattenuto con gli amici discutendo su quale sia la stella polare, l'Orsa Maggiore, Cassiopea, Orione, Marte e via dicendo.

Grazie a pochissimi giorni di pioggia e assenza di inquinamento luminoso, il nord del Cile risulta uno dei migliori paesi al mondo per farlo. Ciò è confermato dalla presenza di numerosi telescopi e per dimostrare che qui non si scherza diamo un occhio ai loro nomi: c'è il VLT (very large telescope) letteralmente il “telescopio molto grande”, che consiste in quattro telescopi con specchi di 8m di diametro l'uno. In giugno è invece iniziata la costruzione dell'EELT, che avrà uno specchio di 40m di diametro, e quale nome si nasconde dietro alla sigla? European extremely large telescope, il “telescopio europeo estremamente grande”. Sono aperte le scommesse riguardo al prossimo.

 

Dalla tranquilla città di La Serena, si può prendere un bus che porta nella Valle de Elqui, famosa non solo per gli osservatori, ma anche per una serie di altre ragioni. Il suo fascino ha ispirato i versi del premio nobel Gabriela Mistral, che qui è nata. Inoltre è una valle che è ritenuta da molte persone un centro di energia cosmica e di conseguenza in molti vengono a viverci o a passare qualche giorno di meditazione. Dulcis in fundo, vi si produce il pisco, un distillato conosciuto in tutto il mondo. In altre parole, c'è più di una ragione per visitare questo luogo. È qui inoltre che si può visitare l'osservatorio didattico di Mamalluca.

 

Non bisogna essere dei grandi appassionati di astronomia per subire il fascino entrando nella cupola bianca dove sta il grosso telescopio. La guida preme alcuni bottoni e il soffitto si apre, lasciando intravvedere una striscia di cielo puntellato di stelle. Oggi basta saper armeggiare con un telecomando, inserire le coordinate e il grande occhio si fissa sull'obiettivo scelto, mentre un tempo tutto si faceva manualmente.

 

Come prima cosa vediamo Saturno, alcune delle sue lune, e chiaramente i suoi famosi anelli. Poi è la volta di Alpha Centauri, la stella più vicina a noi, o meglio, le stelle, perché quella che a occhio nudo appare come una è in realtà formata da due stelle, Alpha Centauri A e Alpha Centauri B. Proxima Centauri sarebbe la terza stella, ma è ancora in discussione se appartenga o meno al gruppo.

 

La lezione si sposta all'esterno dove la guida ci mostra le costellazioni visibili nell'emisfero sud e salta subito all'occhio l'assenza di quella più conosciuta dalle nostre parti, l'Orsa Maggiore. I primi marinai europei si sono trovati con il medesimo grattacapo, un cielo nuovo e i punti di riferimento da riscoprire. Per questo la croce del sud ha avuto una grande importanza: mancando la stella polare, bisogna affidarsi a queste 5 stelle per trovare i punti cardinali. Poi è nuovamente la volta di sbirciare in un telescopio, che viene puntato verso un puntino luminoso, ma quella che a occhio nudo appare come una stella è in realtà composta da centinaia di stelle.

 

A Mamalluca si viene sorpresi dalla moltitudine di culture che hanno dato interpretazioni differenti alle nostre, ai disegni formati dalle stelle. Si va dalla Polinesia alla Cina, dai Maori ai Navajo, dalla Corea all'Egitto e così via. C'è una cultura che spicca per originalità, gli Inca, che invece di vedere delle figure tracciando linee tra una stella e l'altra, vedevano dei disegni nella parte scura della via lattea, questi buchi diventavano così un lama, un serpente o un pastore.

 

Alla fine del nostro giro la guida ci da un ultimo consiglio, un programma gratuito che permette di osservare il cielo su un arco di 10'000 anni, così come lo si vede da qualsivoglia luogo sulla Terra e perché no, anche da Marte (www.stellarium.org) . Per chi invece preferisce fare come si è sempre fatto, basta uscire di casa, andare lontano dalle luci e godersi lo spettacolo, anche questo è gratuito.

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