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ISRAELE / PALESTINAIsraele valuta il ritiro unilaterale senza negoziati

02.08.14 - 16:12
La decisione entrerebbe in vigore una volta ottenuto però il ripristino della deterrenza
Foto Reuters
Israele valuta il ritiro unilaterale senza negoziati
La decisione entrerebbe in vigore una volta ottenuto però il ripristino della deterrenza

TEL AVIV - Israele non intende più raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia tramite negoziati con Hamas, ma piuttosto valutare la fine delle operazioni a Gaza e un ritiro unilaterale, una volta ottenuto però il ripristino della deterrenza. Sarebbe questa una delle decisioni - secondo indiscrezioni di stampa - prese ieri dal gabinetto di sicurezza.

 

"Se avvertiremo che la deterrenza è stata raggiunta - ha detto un esponente ufficiale, citato da Haaretz in forma anonima - lasceremo la Striscia in base al principio di 'calma in cambio di calma' (ovvero niente raid israeliani a patto che non siano lanciati razzi dalla Striscia, ndr). Se ci accorgeremo invece che la deterrenza non è stata ancora raggiunta, continueremo l'azione a Gaza, oppure lasceremo il terreno affidandoci agli attacchi aerei".

 

La decisione odierna di autorizzare il ritorno della popolazione civile nel settore Nord della Striscia sembra rafforzare a breve l'ipotesi prospettata dalla fonte riportata da Haaretz. Al tempo stesso Israele cercherà - sempre secondo le indiscrezioni stampa - di raggiungere comunque intese con l'Egitto, con il presidente palestinese Abu Mazen e con la comunità internazionale riguardo la la ricostruzione della Striscia, una prospettiva di smilitarizzazione di Hamas e la supervisione delle merci che entrano a Gaza.

 

Delegazione Olp in serata al Cairo - La delegazione palestinese dell'Olp invitata al Cairo per negoziare con Israele su un cessate il fuoco a Gaza è attesa per stasera verso le 23.00 ora locale (le 22.00 in Svizzera): lo riferiscono fonti aeroportuali al Cairo. La componente di Gaza, quindi quasi tutti i rappresentanti di Hamas della delegazione palestinese, sono attesi solo domenica mattina ma un loro passaggio attraverso il valico di Rafah dipende dalla situazione bellica in zona, precisano le fonti.

 

Già nel pomeriggio di sabato era atteso nella capitale egiziana anche un assistente del numero due del Dipartimento di Stato americano William Burns, aggiungono le fonti, sottolineando che non si hanno invece indicazioni su eventuale arrivo della delegazione israeliana. La radio militare israeliana ha infatti appena annunciato che Israele ha rinunciato, per il momento, a partecipare ai colloqui nella capitale egiziana, anche a causa dell'incertezza sulla sorte del soldato rapito ieri ai margini di Gaza.

 

Ats Ans

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