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LUGANOParla il testimone della tragedia alla Foce: "Una follia nuotare in quella zona"

31.07.14 - 19:09
Il racconto dell'uomo che ha assistito all'annegamento del 33enne dominicano. Il pianto, le urla e la disperazione di un terribile giovedì
Keystone / Ti-Press / Francesca Agosta
Parla il testimone della tragedia alla Foce: "Una follia nuotare in quella zona"
Il racconto dell'uomo che ha assistito all'annegamento del 33enne dominicano. Il pianto, le urla e la disperazione di un terribile giovedì

LUGANO - Non la dimenticherà facilmente questa giornata il signor G. Mazzoleni, il testimone della tragedia che si è consumata alla Foce del Cassarate, dove un turista 33enne originario della Repubblica Dominicana e residente nel Cantone di Zurigo ha perso la vita annegando nel lago. È stato Mazzoleni ad accorgersi del pericolo, ed è stato lui a lanciare l'allarme quando non ha più visto il ragazzo nell'acqua.

È ancora scosso quando ci racconta l'accaduto: "Vado tutti i giorni a prendere il sole alla riva del lago. Sono pensionato e mi piace prendere il sole in quella zona. Ero con i miei amici. Abbiamo visto che due ragazzi erano nell'acqua. Inizialmente erano in piedi, in una zona in cui si toccava. Saltavano e ridevano. Ho pensato che fosse una follia stare in quella zona, anche perché lì ci sono le onde, l'acqua è mossa, e poi c'è il fiume che rende il tutto ancora più pericoloso. Successivamente i due ragazzi si sono allontanati dalla riva. Mi sono rivolto ai miei amici e ho detto che quei due bagnanti stavano rischiando grosso. Nemmeno il tempo di dirlo che non ho più visto uno dei due galleggiare in acqua. L'altro ragazzo invece ha iniziato a urlare e a chiedere aiuto".

Dalla riva sono state sentite le urla del ragazzo in difficoltà, e due suoi amici, una ragazza e un altro ragazzo, si sono buttati in acqua per soccorrere l'amico. "Per fortuna che proprio in quel momento - continua Mazzoleni nel suo racconto - è arrivata una piccola barca di passaggio. Abbiamo fatto segno di fermarsi e di aiutare il ragazzo che stava annegando. Gli hanno buttato una ciambella e sono riusciti a salvarlo. Purtroppo per l'altro ragazzo non c'è stato nulla da fare".

Il signor Mazzoleni ci parla del pianto del ragazzo, della sua disperazione, dei momenti di tensione, e di quando l'acqua ha restituito il corpo dell'uomo annegato: "È stato davvero impressionante. Ho visto il braccio e il momento in cui è stato tirato su e portato sulla barca. Un'immagine che non scorderò facilmente".

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