Il marciatore italiano ha usufruito della squalifica del russo Stanislav Emelyanov che nel 2010 a Barcellona aveva trionfato agli Europei
BARCELLONA (Spagna) – Vincere una medaglia d'oro a quattro anni di distanza per una squalifica per doping quando si sta a sua volta scontando una squalifica per doping. È lo strano, per certi versi imbarazzante caso, di Alex Schwazer.
Il marciatore italiano a quattro anni di distanza dagli Europei di Barcellona 2010 si è visto trasformare la propria medaglia d'argento, conquistata sulla strada, in oro per effetto della squalifica postuma, dopo ben un quadriennio, dell'allora vincitore, il diciannovenne russo Stanislav Emelyanov. E dire che proprio Schwazer, reo confesso, nell'aprile 2013 e' stato squalificato per tre anni e mezzo per la positivita' all'Epo alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra.
Il passaporto biologico del russo ha presentato variazioni anomale: sta scontando una squalifica di due anni che terminerà il prossimo 14 dicembre, ma i suoi risultati sono cancellati a partire dal 26 luglio 2010, ovvero dal giorno prima della gara continentale.
A esultare più di tutti forse, il portoghese Joao Vieira, all'epoca terzo che diventa argento mentre verrà consegnata una bella medaglia di bronzo a Rob Heffernan, all'epoca quarto, che esulta via Twitter: ''Mi e' stato detto ufficiosamente che ricevero' il bronzo per la 20 km di marcia degli Europei 2010 dopo che il russo e' stato punito per doping''.
itm