In alcuni casi le inchieste falsate dagli errori hanno portato in carcere persone innocenti
NEW YORK - Il mito dell'Fbi rischia di crollare sotto i colpi di un'inchiesta del Dipartimento di giustizia americano che va avanti dal 2012 e i cui risultati appaiono sconvolgenti: gran parte dei procedimenti penali esaminati dal Bureau negli ultimi decenni - scrive il Washington Post - sono stati viziati da errori forensi e test del Dna sbagliati, che molto spesso hanno portato in carcere gente innocente. Anche nel braccio della morte.
A dare il via all'inchiesta era stato proprio un reportage del quotidiano della capitale, il quale aveva rivelato le inesattezze che avevano portato a sentenze di condanna discutibili di centinaia di indagati. L'indagine in particolare ha analizzato 2.600 condanne, di cui 45 a morte, decise negli anni Ottanta e Novanta soprattutto sulla base di 'test microscopici' condotti sui capelli. E si è scoperto che nella maggior parte dei casi gli imputati non sono mai stati informati degli errori compiuti.
Ats Ans