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MELIDEMi presento, Cere: mascotte di un angolo meraviglioso di Ticino

14.07.14 - 06:23
In dieci strisce, da oggi su 20minuti e Facebook, un nuovo personaggio a fumetti venuto dalla preistoria: ideato per promuovere MelidEstate, aspira a sponsorizzare tutto il territorio
Mi presento, Cere: mascotte di un angolo meraviglioso di Ticino
In dieci strisce, da oggi su 20minuti e Facebook, un nuovo personaggio a fumetti venuto dalla preistoria: ideato per promuovere MelidEstate, aspira a sponsorizzare tutto il territorio

MELIDE - Cere arriva dal passato rotolando dentro a un uovo; scende il monte a balzi e giunge al lago là dove un tempo c’era il mare. Promuove non se stesso ma i luoghi dov’è nato, le bellezze del Ceresio, del Monte San Giorgio e chi lo sa: un giorno, magari, di tutti dintorni. Per ora è solo la mascotte di MelidEstate: nato dalla volontà di un gruppo promotore, dalla sapienza di una paleontologa e dalla matita di un professionista del disegno. «Ma l’idea è che possa uscire dai confini, allargarsi e abbracciare altri eventi che sponsorizzino questa regione», riflette Marlon Pianari, presidente del comitato organizzativo.

 

Dinosauro? No, rettile - Certo un tempo non era bello come adesso, né altrettanto accattivante. Si chiamava Ceresiosaurus, aveva collo lungo e corpo snello, denti aguzzi e cranio piccino. Oggi è tondo e allegro, ha una coda azzurra che lo rende a tratti somigliante a uno scoiattolo, porta occhiali scuri quando capita e sulle orecchie cuffie grandi per ascoltare musica. Riadattato nelle forme e nei colori all’aspetto del Ceresio, di cui vuole essere una sorta di stilizzazione ma sofisticata, non è più quel rettile venuto dalla preistoria, oggetto di studi e di trattati: è un pretesto per parlare in maniera lieve e piena del presente, dentro cui si cala attraverso dieci strisce di fumetti. «Doveva essere un dinosauro nelle intenzioni originarie: poi, grazie alla paleontologa Alessia Vandelli, abbiamo scoperto questa creatura che 240 milioni di anni fa abitava il nostro Ceresio, o meglio il mare del San Giorgio».

 

Una vita, dieci fumetti - Il resto l’ha fatto Francesco Castelli, insegnante alla scuola del fumetto di Milano: ed ecco venire alla luce un personaggio che aspira a crescere e diventare sempre più famoso. Racconta la sua storia al modo in cui si fa con un bambino, in una serie di disegni a piede pagina pubblicati da oggi su Facebook e 20 minuti: di come si è ritrovato, unico esemplare, in un’epoca che non è più la sua, di come si è adeguato ai tempi moderni e del messaggio che, retaggio storico che guarda il mondo da un’altra angolatura, ha da portare. «Il motto è: “Noi siamo estinti, ma voi (esseri umani) non state molto meglio”»: per questo, nella seconda serie di cinque strisce, proverà a sensibilizzare sul tema del riciclo. E, se l’accoglienza del pubblico sarà calda, continuerà a offrir se stesso e gli episodi della sua esistenza anacronistica. «Stiamo pensando a una versione invernale del personaggio».

 

Il debutto in società - Il desiderio corre, mentre per Cere si appresta il tempo delle presentazioni ufficiali. Alla 19 edizione di MedidEstate, che si inaugura giovedì, farà il suo debutto in società con gadget, un peluche ad altezza d’uomo commissionato per animare gli eventi, spettacoli teatrali e percorsi didattici. «Sarà anche il protagonista di giochi in cui i bambini non saranno protagonisti passivi, ma interagiranno con l’esterno, e del “Gioco del Cere”, una rivisitazione del Gioco dell’oca».

 

Il futuro - Il progetto, sostenuto dalla fondazione Monte San Giorgio, ambisce a spronare «grandi e piccini a cercare i suoi antenati e a scoprire la straordinaria ricchezza paleontologica del monte San Giorgio»; ma è anche «un’ottima occasione per gli altri enti che operano sul territorio del Ceresio affinché interagiscano fra loro». Pian piano, Cere vuole ripopolare l’area cui deve i natali: stavolta come cartoon e simbolo di un’identità da recuperare.

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