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LNBBlatter scherza: "Il miglior momento a Lugano? La mia prima intervista in italiano"

10.07.14 - 08:18
L'ormai ex difensore bianconero si è espresso a proposito delle sue tre stagioni vissute in Riva al Ceresio e della sua nuova avventura a La Chaux-de-fonds
Keystone/Mathis
Blatter scherza: "Il miglior momento a Lugano? La mia prima intervista in italiano"
L'ormai ex difensore bianconero si è espresso a proposito delle sue tre stagioni vissute in Riva al Ceresio e della sua nuova avventura a La Chaux-de-fonds
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LUGANO - Florian Blatter non fa più parte della rosa del Lugano in vista della stagione 2014/2015, la sua avventura sulle rive del Ceresio è finita dopo tre stagioni. L'ormai ex numero 26 non è mai riuscito a esprimersi ai suoi massimi livelli alla Resega e ha quindi deciso di firmare un contratto biennale con la compagine di LNB del La Chaux-de-fonds. Complessivamente nella massima serie elvetica - con Davos, Rapperswil e Lugano - il 30enne ha disputato la bellezza di 13 stagioni, condite da 59 punti in 582 partite. Con i grigionesi si è inoltre laureato in ben tre occasioni campione svizzero (2005, 2007, 2009).

Florian Blatter, come mai hai deciso di andare a La Chaux-de-fonds?
"Ho deciso che per quanto mi rigurdava fosse meglio giocare in LNB per due motivi. Innanzitutto mi piacerebbe andare a studiare all'università di Neuchatel e specializzarmi in qualcosa di diverso. Ho alcune idee in testa ma non ho ancora deciso esattamente in che cosa mi cimenterò. Oltre a questo necessito di più ghiaccio e la LNB è l'ideale per potermi esprimere al massimo dei miei livelli. Sono molto contento di iniziare questa nuova avventura, anche perché a La Chaux-de-fonds l'ambiente è fantastico e i tifosi vivono per l'hockey. Inoltre ritroverò qualche amico come Loic Burkhalter e Robin Leblanc".

Come hai vissuto le tre stagioni a Lugano?
"Le prime due sono state molto difficili: ho sofferto i cambi di allenatore e ho anche avuto problemi con la lingua e con l'ambientamento. L'ultima stagione invece è stata la migliore. Non è per niente evidente imporsi a Lugano e nonostante qualche difficoltà, nel complesso ritengo sia stata un'esperienza molto positiva. Nel club mi sono sentito come in una grande famiglia, sono cresciuto come giocatore e come uomo e la città è veramente fantastica. Resterò comunque sempre legato a Lugano, anche perché mia mamma, mia sorella e mio fratello vivono qui". 

Qual è stato il tuo momento più bello a Lugano?
"Sicuramente l'unica rete segnata con il Lugano è stato un momento particolare, anche se il miglior momento credo sia stato quando ho realizzato la mia prima intervista in italiano (ride ndr)".

Con chi hai legato più di tutti in bianconero?
"Con Ulmer, Metropolit, Fazzini, Kostner ed Heikkenen: il finlandese è veramente una grande persona". 

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