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SUDAFRICALa versione di Pistorius in un video

06.07.14 - 19:15
L'ex atleta mima davanti a una telecamera quello che sarebbe successo la notte di San Valentino di un anno fa
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La versione di Pistorius in un video
L'ex atleta mima davanti a una telecamera quello che sarebbe successo la notte di San Valentino di un anno fa

PRETORIA - Un video inedito che sta facendo il giro dei media nel mondo mostra Oscar Pistorius che mima davanti a una telecamera la sua versione dell'omicidio di Reeva Steenkamp, la notte di San Valentino del 2013: l'atleta appare in canottiera griffata e short e senza le sue protesi mentre, con la mano protesa in avanti come a tenere una pistola, avanza verso la porta del bagno barcollando sui moncherini.

 

Poi lo si vede gridare con la mano tesa verso la porta del bagno "Reeva, chiama la polizia!". E poi, rivolto al ladro che credeva nascondersi all'interno del bagno, "Esci dalla mia fottuta casa!". In una seconda sequenza lo si vede seduto su una sedia mentre si infila le protesi dei polpacci, come afferma di aver fatto quando ha scoperto di aver sparato per errore alla sua compagna.

 

Infine in una terza lo si vede scendere le scale tenendo in spalla il cadavere di Reeva, interpretata per l'occasione dalla sorella di Pistorius, Aimee, e lo si sente gridare "Per favore, aiutatemi, aiutatemi!". La trasmissione dell'emittente australiana ha anche frammezzato gli spezzoni girati con Pistorius ad altre drammatizzazioni girate con attori.

 

Il video - fa sapere l'emittente australiana Channel 7 che lo ha diffuso in esclusiva - è stato girato in casa dello zio di Pistorius sotto la regia di un investigatore privato statunitense, Scott Roder. L'emittente non spiega però le circostanze del video, né chi abbia pagato Roder e nemmeno quale sia lo scopo della ricostruzione, visto che non solo non è mai stata mostrata in aula dalla difesa di Pistorius, ma non se ne è mai neanche saputo nulla.

 

Pistorius, il cui processo si sta avviando a conclusione, sostiene di aver ucciso Reeva per un tragico errore commesso in buona fede, agendo in modo irrazionale in preda alla paura, mentre l'accusa tenta di dimostrare che l'omicidio fosse volontario, frutto della collera maturata dopo una violenta lite con la sua fidanzata.

 

Ats

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