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PRIME IMPRESSIONI - ESCLUSIVAUna gita (con la famiglia) al Nürburgring

24.06.14 - 02:44
La potente XFR-S ora diventa anche una vettura famigliare, così da conciliare la vita del papà con quella dell’uomo appassionato della velocità.
Jaguar
Una gita (con la famiglia) al Nürburgring
La potente XFR-S ora diventa anche una vettura famigliare, così da conciliare la vita del papà con quella dell’uomo appassionato della velocità.

Spesso mi ritrovo a riflettere su quale sia il contesto naturale dell’automobile che sto guidando. Questo aiuta, di tanto in tanto, a capire forse la vera natura di un’automobile che non sempre riesce ad emergere sulle strade o nei luoghi che frequentiamo tutti i giorni. Non appena provai brevemente la XFR-S Sportbrake a margine del salone di Ginevra lo scorso marzo, e memore delle esperienze precedente con le versioni “civili” della XF Sportbrake, non avevo alcuni dubbio sul fatto che il suo “road trip” ideale avrebbe potuto essere quello di una gita di famiglia al Nürburgring. Così, appena si è presentata l’occasione, non me la sono lasciata scappare.

Il perché la famiglia giochi un ruolo fondamentale qui è chiaro: la maggiore praticità rispetto alla berlina. La capacità del bagagliaio non aumenta granché (parliamo sempre di 550 litri) ma la presenza del portellone ad apertura e chiusura automatica unita ai sedili abbattibili ne aumentano notevolmente la flessibilità, senza contare che il profilo allungato del tetto incrementa lo spazio della testa per i passeggeri posteriori. E oltre a poter caricare tutto ciò che serve per una vacanza, si viaggia belli comodi. Nell’utilizzo quotidiano la XFR-S è silenziosa (fin troppo: ci vorrebbe la valvola di bypass per lo scarico come sulla F-Type), discreta, comoda, in autostrada scorre dolcemente. Se poi casualmente l’autostrada è quella tedesca non ci penserà due volte a raggiungere la velocità massima (limitata elettronicamente) di 300 km/h in un battibaleno. Così – traffico permettendo – a destinazione ci si arriva particolarmente velocemente.

Al di la di quel mitico circuito chiamato Nordschleife, la regione dell’Eifel può essere apprezzata anche per altri motivi, specie se come il sottoscritto vi piace praticare sport all’aria aperta, si questa la semplice corsa o un’escursione in mountain bike. Tra le sue verdi colline fitte di vegetazione ci si può letteralmente perdere e restare, chilometro dopo chilometro, affascinati dalla sua natura incontaminata ricca di fauna - in barba a chi dice che un circuito faccia scappare gli animali. Insomma: se si ha la fortuna di essere graziati dalle condizioni meteorologiche, che da quelle parti sono variabilissime e danno costantemente l’impressione che debba venire a piovere da un momento all’altro, la famiglia è sistemata. È quindi giunto il vostro turno per dirigervi, quatti quatti, verso l’entrata del circuito.

Questo non prima di aver percorso le piacevoli e altrettanto scenografiche stradine che vi sono da quelle parti. Perché su strada la XFR-S Sportbrake non vuole essere portata al limite, bensì essere guidata sfruttando la corposa coppia del V8 da 5 litri rinvigorito con un compressore volumetrico Roots: quindi anziché andare alla ricerca dei 550 cavalli a 6'500 giri al minuto è meglio usufruire dei 680 Newtonmetri di coppia disponibili tra i 2'500 e i 5'500 giri al minuto. In questo frangete si rivela una famigliare dinamica che pur avanzando con un buon passo resta sempre rilassata, mai indaffarato o nervosa. Ideale per far sentire a proprio agio anche i passeggeri.

Tra i cordoli della Nordschleife la musica ovviamente cambia decisamente tonalità, al pari dello scarico che ora rilascia tutta la sua grinta sonora vicino alla zona rossa del contagiri. Pur con tutti questi cavalli scaricati unicamente tramite le ruote posteriori, anche ad elettronica disinserita mi stupisce come riesce ad uscire da parecchie curve notoriamente impegnative senza problemi di motricità. Basta, detto in gergo, non fare gli asini con l’acceleratore – anche perché innescare un sovrasterzo volontario non è difficile. Torniamo alla guida pulita. Tra i sali-scendi e le compressioni mi piacerebbe avere uno sterzo più comunicativo, anche se a lungo andare si rivela un comando affidabile. Ciò che non mi aspettavo era una ragguardevole agilità nei cambi di traiettoria - per esempio nei pressi della sezione “Hatzenbach” - che invece c’è nonostante un massa non certo irrisoria (si superano le 2 tonnellate), al pari degli inserimenti in curva molto rapidi nelle sezioni più veloci. Inutile commentare il cambio automatico a 8 rapporti prodotto da ZF: veloce e pronto come d’abitudine. Il fatto che la Jaguar sviluppi al Nürburgring le sue automobili da oltre vent’anni non significa ovviamente che sia un’automobile nata per questo coircuito – un F-Type quassù sarebbe molto più goduriosa, per esempio – ma ha sicuramente dato una mano alla messa a punto di una “giardinetta” molto dinamica. Più selvaggia e ribelle di una RS6 (ma non altrettanto veloce), più sportiva di una Classe E AMG.

Visto che di concorrenza tedesca si parlava è giusto dire che il prezzo della XFR-S Sportbrake, aumentato di 4'000 franchi rispetto alla berlina da cui deriva, è con i 141'500 franchi richiesti inferiore a quello di qualsiasi concorrenza tedesca. Si tratta comunque di un bel gruzzoletto e bisogna preventivarne altrettanti per alimentari tutti i cinquecentocinquanta cavalli visto il consumo dichiarato di 12,7 litri ogni 100 km. Ma per avere una delle famigliari più veloci del pianeta, questo ed altro.

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