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STATI UNITIObesità, un problema dilagante

20.06.14 - 07:00
Il 30% della popolazione mondiale affetto da tale patologia, in grande aumento nei paesi in via di sviluppo
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Obesità, un problema dilagante
Il 30% della popolazione mondiale affetto da tale patologia, in grande aumento nei paesi in via di sviluppo

WASHINGTON - La battaglia contro l’obesità sta attraversando una fase difficile in tutto il mondo. Mentre fino a poco tempo era limitata ai paesi industrializzati, oggi riguarda ormai anche e soprattutto i paesi emergenti. Secondo l’ultimo studio pubblicato sulla rivista medica britannica The Lancet, questa condizione tocca ben 2,1 miliardi di persone, vale a dire il 30% della popolazione mondiale, di cui il 62% nei paesi in via di sviluppo. Un dato allarmante per un problema che riguarda tutto il mondo senza distinzione di età, luogo o reddito.

Christopher Murray, direttore dell’Istituto di controllo sulla salute dell’università di Washington, che ha condotto la ricerca su 188 paesi, ha confermato il forte legame tra il reddito e l’obesità: nei Paesi in via di sviluppo, quando le persone diventano più ricche tendono a ingrassare. In molti Paesi ricchi, invece, il trend è invertito, anche se di poco. Gli scienziati hanno verificato inoltre che quando aumenta l’obesità si riscontrano picchi di diabete, e che crescono anche i tassi di tumori legati al peso, come il cancro del pancreas. Tra il 1980 e il 2013, la percentuale di persone con un indice di massa corporea (Imc) superiore a 25 è passata su scala mondiale da 28,8% a 36,9% per gli uomini e da 29,8% a 38% per le donne.

L’Imc è il rapporto tra l’altezza e il peso di un individuo: quando è superiore a 30 si è in situazione di obesità, superiore a 25 di sovrappeso. Il dato più preoccupante riguarda i bambini e gli adolescenti: tra il 1980 e il 2013, il numero dei bimbi sovrappeso o obesi è aumentato del 50%. Il fenomeno riguarda il 22% delle bambine e il 24% dei maschi nei paesi industrializzati e circa il 13% dei due sessi nei paesi in via di sviluppo.

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