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SVIZZERAIl salario mediano nell'economia privata è di 6'118 franchi

28.04.14 - 17:34
Sull'arco di dieci anni i salari sono aumentati in termini nominali del 13,4%
Foto Ti Press
Il salario mediano nell'economia privata è di 6'118 franchi
Sull'arco di dieci anni i salari sono aumentati in termini nominali del 13,4%

BERNA - Il salario mediano nell'economia privata in Svizzera è pari a 6'118 franchi lordi. La metà delle retribuzioni, in altri termini, sono inferiori a questa cifra e l'altra metà la superano. Il dato si riferisce al 2012, indica oggi l'Ufficio federale di statistica (UST), precisando che sull'arco di dieci anni i salari sono aumentati in termini nominali del 13,4%, mentre rispetto al 2010 la progressione è stata del 3,2%.

Il 10% dei lavoratori, afferma l'UST, guadagna meno di 3886 franchi, mentre il 10% meglio retribuito si porta a casa oltre 11'512 franchi. I salari variano, e di molto, a dipendenza dei rami economici e superano nettamente il valore mediano in segmenti ad alto valore aggiunto quali la ricerca e lo sviluppo (8'905 franchi), l'industria del tabacco (8'939), l'amministrazione e la consulenza gestionale (9'032), l'industria farmaceutica (9'775) e il settore bancario (9'823).

 

Vicino al valore mediano si situano i salari nei comparti della metallurgia (5'766 franchi), dell'edilizia (6'024) e della sanità (6'186). Il commercio al dettaglio (4'691), l'industria del cuoio (4'442), i servizi di ristorazione (4'272) e di alloggio (4'230) e i servizi personali (3'887) si trovano invece nella parte bassa della scala salariale.

 

L'UST spiega che nella fascia del 10% dei meglio retribuiti la busta paga, dal 2002 al 2012, è aumentata del 22,5% in termini nominali, senza tener conto quindi dell'inflazione. Nella fascia media la progressione è stata del 12,8% e in quella bassa del 9,5%. Il divario della piramide salariale si è così accentuato, passando dal fattore 2,6 del 2012 al fattore 3,0 del 2012.

 

La disparità salariale tra donne e uomini è cresciuta nello stesso lasso di tempo di mezzo punto: dal 18,4% al 18,9%. Il fenomeno solo in parte è riconducibile al diverso grado di istruzione, all'età e alle responsabilità assunte sul posto di lavoro. In presenza di profili equivalenti, le differenze salariali fra i sessi vanno quasi sempre a svantaggio delle donne.

 

Cresce inoltre nel sistema salariale l'importanza dei bonus: oltre un addetto su tre del settore privato ha percepito nel 2012 contribuiti annuali che si aggiungono al salario fisso di base. La proporzione è maggiore nei rami con retribuzioni elevate.

 

L'UST indica che gli svizzeri, con un salario mediano di 6'369 franchi, guadagnano più degli stranieri (dimoranti temporanei 4'672 franchi; con permesso di dimora 5'552 franchi; con permesso di domicilio 5'671; frontalieri 5'896 franchi). Situazione inversa nelle posizioni gerarchiche superiori, che richiedono elevate responsabilità: 9'683 per gli svizzeri, 10'505 per i frontalieri, 10'905 per i titolari di un permesso di domicilio e i 12'726 per gli addetti con un permesso di dimora.

 

I dati annunciati oggi sono stati accolti con preoccupazione dall'Unione sindacale svizzera (USS) che ha puntato il dito sul crescente divario tra bassi e alti salari: nella fascia elevata le retribuzioni tra il 2010 e il 2012 sono salite in termini reali del 7,1%, mentre la fascia bassa, quella che guadagna meno di 3'886 franchi, ha subito un'erosione del potere d'acquisto dello 0,6%, secondo il capo economista dell'USS Daniel Lampart.

 

La rilevazione svizzera della struttura dei salari viene realizzata ogni due anni: l'indagine 2012 ha interessato 33'000 aziende per un totale di 1,2 milioni di dipendenti.

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