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Il regista di "X-Men: giorni di un futuro passato" 15 anni fa avrebbe abusato di un ragazzino 17enne
LOS ANGELES - Bryan Singer è stato accusato di aver violentato un teenager nel 1999. Ieri alle Hawaii è stata avviata una causa contro il regista di «X-Men: giorni di un futuro passato», per quanto il suo legale sostenga che siano affermazioni «assurde» e «diffamatorie».
«Le dichiarazioni contro Bryan Singer non hanno alcun fondamento», ha aggiunto l’avvocato. «Siamo sicuri che sarà fatta giustizia».
Stando a Variety, Michael Egan sostiene di aver avuto 17 anni quanto subì l’abuso. I suoi avvocati affermano che Singer, 48 anni, gli offrì alcol e droga e lo portò alla Hawaii in più di un’occasione nel 1999. «La denuncia parla di percosse, aggressione, invasione della privacy e altro, pretendendo un risarcimento non specificato», scrive il sito.
Anche l’ex presidente di Digital Entertainment Network, Marc Collins-Rector, è citato nella denuncia. L’uomo è accusato di aver dato inizio all’abuso e di aver messo a disposizione di Singer una location in California dove perpetrare i suoi atti.
Collins-Rector è un pregiudicato che nel 2004 si dichiarò colpevole di aver adescato minori per atti sessuali fuori dai confini del suo stato.
Egan all’epoca dei presunti abusi era un aspirante attore, che afferma di aver ricevuto droghe (cocaina compresa) e bevande alcoliche da Singer.
Stando alla denuncia Collins-Rector e alcuni investitori della sua Digital Entertainment Network chiedevano a giovani uomini di seguirli in una casa che chiamavano M & C Estate a Encino, dove i ragazzini venivano poi drogati e violentati.
Si pensa che molti nell’industria dello spettacolo fossero a conoscenza dei «party».
Oltre a essere regista di «X-Men: giorni di un futuro passato», Singer è stato ingaggiato per dirigere anche «X Men: Apocalisse», la cui uscita è prevista nel 2016.
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