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Coach Petitpierre: "Ginevra è sicuramente una squadra pericolosa reduce dalla vittoria di Coppa Svizzera dove ha dominato il match con Friborgo"
LUGANO - La semifinale playoff tra Lugano e Ginevra racchiude diversi motivi d’interesse. In primis i Tigers devono vendicare la sconfitta subita proprio dai romandi nella finale dello scorso anno scaturita dopo cinque partite tirate. I Lions bestia nera della formazione di Petitpierre? Forse sì. Negli ultimi mesi i bianconeri sono stati estromessi proprio dai ginevrini sia dalla Coppa Svizzera che dalla Coppa di Lega. E allora quale miglior “vendetta” che una vittoria nelle semifinali che scatteranno questa sera (19.30) all’Elvetico? Ci siamo addentrati nella serie con il coach di Lugano Andera Petitpierre.
Coach Petitpierre, è pronta la sua squadra?
“Direi di sì. Abbiamo terminato la Regular Season con sei punti di vantaggio sui secondi e dunque credo che siamo pronti per lanciarci nei playoff”.
Ginevra è senza dubbio una squadra che negli ultimi mesi vi ha arrecato diversi dispiaceri…
“Ginevra è sicuramente una squadra pericolosa reduce dalla vittoria di Coppa Svizzera dove ha dominato il match con Friborgo. I romandi inoltre ci hanno eliminato sia dalla Coppa di Lega che dalla Coppa Svizzera e dunque sarà sicuramente una serie tosta. Inoltre il successo di sabato scorso in Coppa li avrà galvanizzati e noi dovremo prestare molta attenzione”.
Preferiva incontrarli in finale?
“Se tu vuoi provare a vincere un titolo semifinale o finale non fa differenza”.
Viste le eliminazioni dalle due Coppe, sentite la pressione per questi playoff?
“No, assolutamente. Ad inizio campionato la società era stata chiara indicando questa come una stagione di transizione nella quale si doveva cercare di fare il meglio possibile. Tolta la partita di Coppa Svizzera che è veramente l’unica che abbiamo fallito, credo che per il resto possiamo essere contenti. Anche in Coppa di Lega siamo usciti contro un Ginevra che ha tirato con il 60% da tre e a 50’’ dal termine eravamo a -1 con la palla in mano. Ai playoff ci siamo arrivati e ora speriamo di fare più strada possibile”.
Di chi è il merito della grande Regular Season che avete fatto?
“Abbiamo operato delle buona scelte sul mercato. La società poi mi ha regalato Abukar come polizza assicurativa in caso di infortunio e dunque non posso che essere soddisfatto. Lugano è comunque abituato a fare strada, vedremo se sarà il caso anche quest’anno”.
Un giorno crede che vedremo una squadra elvetica in Europa?
“Mi permetto di dubitare. Il problema del basket elvetico è la mancanza di giocatori svizzeri e la Lega in questo senso è incomprensibile. Dal 2015 ha deciso di abbassare a tre gli stranieri per squadra. Peccato però che non ci siano sufficienti giocatori svizzeri per far fronte a questo cambiamento. La conseguenza è che la qualità del prodotto scade e la gente è tutt’altro che stupida e non si reca in palestra per vedere del “brutto” basket”.
A Lugano si sogna un nuovo palazzetto…
“Calcolando il debito che ha il nostro Municipio mi permetto di metterlo tra i sogni…”.
