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CANTONEBravofly vola in borsa: "Pronti ad assumere a Chiasso"

15.04.14 - 07:23
Intervista al fondatore dell'agenzia di viaggi online, Fabio Cannavale
Keystone
Bravofly vola in borsa: "Pronti ad assumere a Chiasso"
Intervista al fondatore dell'agenzia di viaggi online, Fabio Cannavale

CHIASSO. Hip-hip, urrà... 130 soci tra cui la famiglia Agnelli, Axa Private Equity, Cornèr Banca e 72 dipendenti dell’azienda, tutti uniti nel brindisi per il decollo di Bravofly.com: l’agenzia di viaggi online con sede a Chiasso (260 dipendenti, più 300 a Madrid) è sbarcata oggi alla Borsa di Zurigo con 5,3 milioni di azioni a 48 franchi. Capitalizzazione: 698 millioni di franchi. «L'offerta pubblica iniziale è stata sottoscritta in eccesso più volte per via del forte interesse di investitori internazionali e svizzeri» si legge in una nota di Bravofly Rumbo Group. «Un passo importantissimo, un punto di partenza più che d’arrivo: abbiamo raccolto i 100 milioni prefissi con un giorno d’anticipo, ora puntiamo a fare acquisizioni per 200 milioni» commenta Fabio Cannavale, 48 anni, presidente e fondatore del gruppo. L’obiettivo? «Diventare la più grande azienda di turismo del Sud Europa. Abbiamo le risorse umane, la tecnologia, i soldi per farcela».

Dal vostro arrivo a Chiasso, nel 2006, ne avete fatta di strada.  
«Avevamo 50 dipendenti: ci siamo quintuplicati. Trasferirci dall’Italia è stata la svolta, in un’ottica di internazionalizzazione: il risultato di oggi sarebbe stato impossibile senza una serie di fattori, che in Italia mancano».

Quali?
«Un diritto del lavoro che permette di premiare chi merita e licenziare chi non produce; il cuneo fiscale più basso; la maggior facilità nell’accesso al credito: per l’acquisizione di Rumbo.es, una delle maggiori agenzie di viaggi online, in un mese abbiamo avuto un finanziamento strutturato di 25 mln  di franchi. Adesso la società ha comunque una posizione netta positiva».

Le prossime mosse? 
«Investire, anzitutto in talenti: a Chiasso siamo in continua ricerca di personale, ad oggi abbiamo scoperte una ventina di posizioni, sviluppatori, analisti... Poi ci sono le acquisizioni: da Crocierissime.it a 2spaghi.it, a Jetcost.com, ci siamo dati da fare. Non ci fermeremo».

Qualcuno si è anche fatto avanti per aquistare voi?
«Ho ricevuto offerte dalla concorrenza, ma vendere  significherebbe distruggere l’azienda che ho creato. Quotarsi, invece, è la sfida di farcela da soli».

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