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FRANCIAHollande ricomincia da lui

31.03.14 - 22:13
Al minimo storico nei sondaggi, Hollande è stato costretto a scegliere come premier Manuel Valls, esponente della destra socialista e di madre ticinese
Foto d'archivio (Keystone)
Hollande ricomincia da lui
Al minimo storico nei sondaggi, Hollande è stato costretto a scegliere come premier Manuel Valls, esponente della destra socialista e di madre ticinese

PARIGI - Sette minuti per difendersi, per improvvisare un nuovo progetto, per mandare a casa il premier e nominare proprio colui che, nel 2017, sarà il suo avversario più agguerrito per l'Eliseo. François Hollande ha parlato ai francesi brevemente, con un messaggio registrato e diffuso su tutti i canali. Parole di circostanza dopo la disfatta, il grazie al premier Ayrault e la nomina di Valls con un "governo di lotta".

Tensioni nella maggioranza - La disfatta alle amministrative, unanimemente riconosciuta come "storica", ha lasciato il segno. Sul presidente, apparso in chiara difficoltà, ma anche sulla maggioranza, che in queste ore è in fortissima tensione.

Batosta per il Partito Socialista - Le 155 città di media e superiore grandezza cedute alla destra UMP, che pure si era presentata senza un leader di razza, sono state quasi il massimo di quello che il Partito socialista poteva perdere: aveva strappato 90 municipi nel 2008, avrebbe pareggiato perdendone 90, perso se ne avesse ceduti 110-120, e sprofondato negli abissi se avesse toccato quota meno 160.

Hollande agli elettori: "Messaggio ricevuto" - Lo scenario peggiore si è puntualmente realizzato e stasera Hollande ne ha preso atto: "avete espresso il vostro malcontento e la vostra delusione. Ho capito il vostro messaggio - ha detto il presidente guardando nella telecamera - è chiaro".

Il presidente annuncia la diminuzione delle tasse - Meno chiaro è il progetto che vorrebbe realizzare adesso annunciando una "diminuzione delle tasse e dei contributi" e mantenendo fermo, al tempo stesso, il suo "patto di responsabilità" con le imprese per rilanciare l'occupazione, un'operazione che già di per sé costa alle casse dello stato 50 miliardi fra mancati introiti ed esborsi aggiuntivi.

Valls della destra socialista - Hollande ha evocato un nuovo patto, stavolta di "solidarietà": sgravi fiscali alle famiglie (2-3 miliardi secondo Le Monde) finanziati da tagli alla spesa pubblica e da una riduzione delle promesse fatte agli imprenditori. Un cammino impervio, considerando anche il deficit della Francia, ampiamente superiore al 3%. A portare avanti questa politica di rigore sulla spesa pubblica e di sostegno al potere d'acquisto dovrebbe essere il "governo di lotta" di Manuel Valls, unanimemente riconosciuto come esponente della destra socialista, "liberal" in economia e "repubblicano" nei valori.

La sinistra del partito: "Scelta di Valls piuttosto sorprendente" - Una svolta assoluta rispetto al socialdemocratico Ayrault che ha già spinto i due ministri ecologisti ad annunciare che del nuovo governo non vogliono far parte. Non ci sarà, con ogni probabilità, neppure la Guardasigilli, Christiane Taubira - acerrima nemica di Valls sulla riforma penale - mentre la "gauche della gauche" nel partito ha già fatto sapere di trovare la scelta del nuovo premier "piuttosto sorprendente" visto il "bisogno di sinistra" che è emerso dal voto dei francesi.

Al minimo storico nei sondaggi, Hollande è stato costretto a scegliere come premier colui che da mesi è in testa alla classifica dei personaggi politici prediletti (anche se di recente in alcune inchieste è stato superato dal 'cavallo di ritornò dell'UMP, Alain Juppé). Una scelta azzardata, che qualcuno già ha definito una "coabitazione" fra presidente e premier, tanto appaiono diversi e incompatibili i due personaggi.

Riuscirà Hollande a portare avanti il suo Governo di lotta? - La strada si fa ancora più in salita, se fino ad oggi i socialisti hanno mancato in comunicazione anche se Hollande aveva al fianco il fedelissimo Ayrault come uno scudiero, cosa avverrà adesso che a guidare il "governo di lotta" c'è il più ambizioso e rampante dei politici di gauche? Dalla scelta dei ministri, probabilmente domani, le prime risposte.

La madre di Manuel Valls ha origini bleniesi, di Ludiano e si chiama Luisangela Galfetti, il padre mentre il padre è di origini spagnole, della regione nordorientale della Catalogna. Come ricorda la Rsi, Valls trascorreva le vacanze dai nonni in Ticino.

ats / red

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