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SVIZZERASigarette, si riducono gli spazi della pubblicità

07.02.14 - 12:15
In futuro off-limits per riviste, giornali, mezzi pubblici e cartelloni pubblicitari
Foto © Cover Media
Sigarette, si riducono gli spazi della pubblicità
In futuro off-limits per riviste, giornali, mezzi pubblici e cartelloni pubblicitari

BERNA - Rischiano di stringersi ancora di più le maglie per produttori e distributori di sigarette circa la commercializzazione dei loro articoli. Stando ai piani dell'amministrazione federale, i cui contenuti sono stati svelati ieri sera dalla trasmissione "10 vor 10" della televisione svizzerotedesca, in futuro non dovrebbe essere più possibile la pubblicità per i prodotti a base di tabacco su riviste, giornali, mezzi pubblici e cartelloni pubblicitari di ogni sorta. Mentre la Lega polmonare svizzera si rallegra, gli attori del settore dei media si dicono preoccupati.

Stando a Valentine Zubler dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFAS), la proposta legislativa ora allo studio degli uffici federali competenti dovrebbe essere inviata in consultazione quest'estate. Nessun commento è stato invece fornito sul contenuto del documento, di cui l'ats ha ottenuto una copia.

 

Stando al progetto riguardante i prodotti del tabacco, la pubblicità per sigarette e sigari, nonché prodotti derivati, andrebbe vietata sugli edifici pubblici e nell'area circostante, comprese le strutture destinate allo sport.

 

Off-limits anche le manifestazioni sportive. Gli sforzi di prevenzione profusi dall'UFAS si rivolgono in particolare ai giovani: da qui la proibizione di qualsiasi pubblicità in luoghi frequentati in prevalenza da minorenni, o durante manifestazioni visitate soprattutto da ragazzi. Il divieto non risparmia nemmeno i cinema.

 

Il progetto interdisce anche la sponsorizzazione di tutte quelle manifestazioni o attività a carattere internazionale o le cui ripercussioni oltrepassano le frontiere nazionali. Tale regolamentazione non riguarderebbe invece eventi locali. In merito allo "sponsoring", i cantoni sono liberi di adottare prescrizioni più severe, secondo il progetto. XXX

 

Da simili divieti sono escluse tutte le pubblicazioni provenienti dall'estero e non destinate specificatamente al mercato elvetico, come anche quelle riviste concepite espressamente per i soggetti attivi nel ramo del tabacco.

 

Il progetto legislativo intende anche imprimere un giro di vite alla distribuzione promozionale di sigarette, come anche alle vendite promozionali. Il progetto di legge prevede anche la possibilità di eseguire test d'acquisto - come avviene ora per le bevande alcoliche - onde verificare che il divieto di vendita ai minorenni sia rispettato.

 

Lega polmonare soddisfatta, ambienti pubblicità meno

 

Se la Lega polmonare svizzera si rallegra di questo previsto giro di vite, come indicato ieri dalla responsabile operativa Sonja Bietenhard alla tivù svizzerotedesca, di tutt'altro avviso è il ramo dei media. Sempre a "10 vor 10", Hanspeter Lebrument, presidente di Schweizer Medien, ha respinto i piani governativi. "Finché non è proibito fumare, anche la pubblicità dovrebbe essere permessa", ha sostenuto.

 

Anche il ramo pubblicitario non fa salti di gioia. All'ats Thomas Meier, di Pubblicità Svizzera, ha affermato di essere a favore della protezione dei giovani, ma respinge il messaggio veicolato dal progetto secondo cui la pubblicità sarebbe causa di ogni male. XXX

 

L'anno scorso l'industria del tabacco ha investito circa 21 milioni di franchi nel mercato elvetico della pubblicità, ha indicato all'ats Jens Windel di Media Focus, impresa attiva nelle inchieste di mercato. "Tuttavia tale cifra non contempla i ribassi, talvolta elevati", ha precisato.

 

In ogni caso, gli investimenti di questo ramo per la pubblicità rappresentano lo 0,5% della somma totale spesa ogni anno. "L'industria alimentare investe ogni anno circa 500 milioni di franchi", ha sottolineato Windel a titolo di paragone, su un totale globale di 4,84 miliardi di franchi speso in Svizzera per pubblicità sui classici canali di distribuzione (radio, tivù, cartelloni, web).

 

ATS

 

 

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