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TESTTesla Model S – Riuscire dove altri falliscono

16.01.14 - 06:00
È una delle automobili elettriche più "chiacchierate" degli ultimi tempi, sicuramente per i 400 chilometri di autonomia che mai nessun’altro grande costruttore è riuscito a raggiungere. Sensazionalismo o un valido prodotto? Prova su strada!
Tesla Motor Company
Tesla Model S – Riuscire dove altri falliscono
È una delle automobili elettriche più "chiacchierate" degli ultimi tempi, sicuramente per i 400 chilometri di autonomia che mai nessun’altro grande costruttore è riuscito a raggiungere. Sensazionalismo o un valido prodotto? Prova su strada!

QUANDO UNA DEBOLEZZA DIVENZA FORZA - La Tesla è diversa, diversa da tutto. Dall’inizio alla fine. Anche solo per salire in auto: ti avvicini alla portiera tenendo la chiave a forma di Model S nella tasca, dalle portiere fuoriescono le maniglie a scomparsa. Apri la porta, ti siedi al posto guida, premi il pedale del freno, metti il cambio in “D” e parti – senza aver bisogno di premere un tasto come su tutte le altre automobili (anche elettriche).  È un approccio semplicemente diverso a quello di qualsiasi altra automobile, ricordando che Tesla è un costruttore indipendente e in cui tutto il capitale speso per il suo sviluppo viene da un uomo e uno soltanto: Elon Musk. Lascio a voi gli approfondimenti del caso, con rispettivo giudizio. Uno svantaggio, quello di essere un piccolo costruttore indipendente, che è al tempo stesso un vantaggio, nel senso che è vero che non ci si può avvalere di componenti già preesistenti e dover quindi progettare tutto in casa partendo da zero (fanno eccezione unicamente alcuni interruttori  - tergicristalli, alzavetri ed amenità simili - riciclati da Mercedes-Benz), ma appunto: si può progettare tutto su misura, partendo da zero, in base alle necessità del prodotto e senza mezzo miliardo di vincoli progettuali. Quindi decidere di avere il meglio del meglio per ogni cosa, come nel caso della Model S.

NESSUNA RIVOLUZIONE, MA TANTA INNOVAZIONE - Ditemi per esempio su quale altra automobile vi è già capitato di vedere uno schermo dell’Infotainment da 17 pollici… Su nessun’altra, ovviamente! Lo abbiamo recensito ieri e non è perfetto, certo, ma è una dimostrazione di forza, di talento. Una dimostrazione che i grandi costruttori spesso non riescono a pensare fuori dagli schemi, a fare le cose in grande. Ma Tesla ci riesce, anche senza necessariamente attuare una rivoluzione (è simile in tutto e per tutto a un tablet, con la differenza di essere grande almeno il doppio), ma attingendo al meglio di ciò che il mondo ci propone. Potremmo altresì tirare in ballo l’autonomia di un’automobile elettrica. Tutti i grandi costruttori hanno sempre sostenuto che produrre batterie per autonomie così elevate come quelle della Tesla (400 chilometri il valore dichiarato) fosse troppo costoso e troppo ingombrante. Ti pare quindi che debba essere un’azienda californiana a dimostrare che no, una batteria da 85Kw non è più costosa di quelle prodotte fino al giorno prima e che è anche possibile trovare lo spazio per 745 litri di bagagli (poco meno di quanto offre un’Audi Q7) con in più altri 150 litri ricavati nel vano anteriore come sulle auto a motore centrale o posteriore? Incredibile, ma vero.

UN’AMMIRAGLIA A METÀ - Ovviamente la Model S non è un’automobile piccola. Quattro metri e novantasette centimetri ci sono tutti, anche se mascherati dall’appeal di una Serie 7 e lo slancio di una Quattroporte. Il design è tra l’altro opera di Hernik Fisker, quindi spiegato il perché non passa inosservata. Ma nonostante sia grande fuori e sia abnorme la quantità di merce che vi si può caricare, non è un’ammiraglia istituzionale, nata per accogliere passeggeri nella sezione posteriore dell’abitacolo. Lo spazio per le gambe non manca di certo, ma la conformazione dei poggiatesta unito al tetto spiovente non è tra le combinazioni più accoglienti, sebbene nel bagagliaio è possibile installare due piccoli sedili aggiuntivi per bambini disposti in senso contrario a quello di marcia. Però il portamento dell’ammiraglia, al di la delle dimensioni, c’è sicuramente nei materiali. Le rifiniture sono curate: basta osservare il padiglione foderato in alcantara, il rivestimento in pelle della plancia. E ciò che apprezziamo è che in particolare per il layout dell’abitacolo i californiani non hanno voluto copiare nessuno. Moderna e minimalista; forse non piacerà a tutti ma almeno quando la guardi non hai difficoltà a capire a bordo di quale auto sei. È caratteristica, unica.

L’AUTONOMIA - Ma il gran vociferare che si è fatto sulla Tesla non è certo per il suo abitacolo caratteristico o per le linee disegnate da un signore la cui azienda di automobili ad energie alternative ha dichiarato bancarotta. No: ciò che tutti sanno della Model S è che fa almeno quattrocento chilometri con un carica batteria - Addirittura 502 nella versione da noi provata. Lo sanno davvero tutti; perlomeno tutti quelli che nei posteggi di mezzo Cantone si sono fermati a chiedermi qualche informazione. Ma li fa 500 chilometri? Scorrazzando per uno stato pianeggiante quale l’Olanda, non superando mai i 100 chilometri orari, si. In un contesto come quello ticinese, invece, si superano di poco i 300. Più di quanto ci hanno offerto altre elettriche finora, certo, ma non abbastanza da permetterci di essere completamente indipendenti con un la sola auto elettrica. Da un lato perché il metodo più veloce per ricaricarla in Ticino (tramite una delle quattro stazioni di ricarica rapida) richiede comunque tra le quattro e le cinque ore, dall’altro perché al di fuori dei nostri confini la situazione non è esattamente più rosea. Tesla ha iniziato a sviluppare la sua rete di “Supercharger” tramite i quali in trenta minuti si guadagnano 320 chilometri di autonomia (in Svizzera attualmente ve n’è uno solo, a Lully FR), un’altra alternativa già messa in atto è quella della sostituzione della batteria in appena 90 secondi presso delle apposite stazioni di servizio. Le soluzioni insomma ci sarebbero, ma allo stato attuale delle cose anche guidando una Model S si resta costantemente afflitti dallo “stress da carica”, occorre preparare con accuratezza i propri spostamenti qualora dovessimo oltrepassare i confini Cantonali e si continua a desiderare un Range Extender al posto di quei 150 litri del bagagliaio anteriore.

PRESTAZIONI DELL’ALTRO MONDO - Se un’automobile elettrica si rende famosa per un’autonomia fuori dall’ordinario, cosa succede se la stessa vanta pure prestazioni fuori dal comune? Diventa una sensazione. A ragione veduta, aggiungiamo noi, perché chiamando a rapporto le prestazioni della Model S ci si ritrova a fare i conti con un abbraccio gravitazionale estremamente affettuoso, perché i 600 Nm di coppia istantanea ti incollano al sedile come nemmeno una Lamborghini Aventador riesce a fare e, cosa ancora più assurda, non ti molla più perché non esiste un cambio, una marcia da innestare. Accelera da 0 a 100 km/h in 4,4 secondi e tocca una velocità massima di 210 km/h – solo fredde cifre in confronto alla forza fisica che si prova. Intimidisce a tal punto che in curva quasi manca il coraggio anche solo per appoggiare il piede sull’acceleratore. Manca il sound? Forse. Ma non saprei dire se sia la mia principale preoccupazione. Credo di no. Ciò che mi stupisce è la contraddizione che quest’automobile incontra quando bisogna gestire i 2'100 kg di massa a vuoto, la cui distribuzione certosina e il baricentro basso aiutano a migliorarne il comportamento stradale ma non per questo a nascondere la sua inerzia negli appoggi e in frenata. Fortuna vuole che lo sterzo è uno tra i più diretti che mi sia capitato tra le mani e che l’assetto controlla bene la scocca volando sulle imperfezione dell’asfalto. Se non perfetto, almeno notevole. E poi ci sono i controlli elettronici: anche qui non ricordo di averne visti altri che mantengono così facilmente in traiettoria un peso massimo come la Model S senza interferenza ma anzi preoccupandoti di farti andare veloce. Persino nei lunghi viaggi sa essere comoda pur non essendo un riferimento. Il suo comportamento è un vero e proprio punto d’incontro tra una Maserati Quattroporte una Mercedes Classe S, anche se più tendente verso la prima.

IL FUTURO? ROSEO. FORSE - Mi basta insomma questa conclusione per capire cosa sia la Tesla Model S. Mai avrei pensato di dirlo per un’automobile elettrica, mai per un marchio indipendente nato qualche anno fa negli Stati Uniti. La Model S non è perfetta. Forse potrebbe esserlo un po’ di più se non fosse puramente elettrica, ma questo andrebbe contro la filosofia del costruttore. Manca la rete di concessionari e di assistenza, ma sono cose che si creano col tempo. Date un po’ di tempo alla Tesla, e diventerà più grande quanto possiate immaginare. Un vero concorrente di cui non avere necessariamente paura, ma sicuramente rispetto.

 

SCHEDA TECNICA

ModelloTesla Model S
Versione85 Perfoarmance
MotoreElettrico trifase
Cilindrata-
Potenza421 cv
Coppia600 Nm @ 0 - 5'300 giri/min.
TrasmissioneMonomarcia, trazione posteriore
Massa a vuoto2'100 kg
Accelerazione 0-100 km/h4,4 secondi (dichiarato)
Velocità massima210 km/h (dichiarato)
Consumo medio-
Prezzo102'700 CHF
Prezzo esemplare provato120'4300 CHF
  
Ci piaceHa messo assieme il meglio. Un bel prodotto.
Non ci piaceÈ un'auto elettrica, con tutti i limiti del caso.

 

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