Attitudine da 'colomba', esperta di disoccupazione, Yellen è rinomata per essere meticolosa e studiosa. A lei spetterà il compito di portare avanti l'exit strategy dalle misure straordinarie messe in campo contro la crisi, in un contesto di disoccupazione elevata e di inflazione bassa.
Venerdì è in calendario il dato di dicembre sulla disoccupazione, che offrirà anche un primo quadro della situazione del mercato del lavoro nell'intero 2013. La Fed ha fissato come obiettivo un target di disoccupazione al 6,5% per un aumento dei tassi e nell'ultima riunione, per rassicurare il mercato a fronte del freno agli acquisti, si è spinta oltre, precisando che la disoccupazione dovrà scendere ampiamente sotto la soglia identificata.
Ma un'accelerazione dell'exit strategy potrebbe esserci: l'economia americana cresce, la disoccupazione è scesa al 7% e la spaccatura all'interno della Fed fra falchi e colombe si amplia. Yellen potrà contare su Stanley Fisher, l'ex presidente della Banca d'Israele che il presidente americano Barack Obama dovrebbe nominare come vice presidente della Fed. Una nomina importante che potrebbe concedere a Yellen l'appoggio necessario ma che rischia di tradursi in tensioni nel caso in cui i due leader non fossero d'accordo.