Intanto stamane una famiglia di cinque persone è stata sterminata da miliziani armati che hanno dato l'assalto alla loro casa ad Abu Ghraib, ad ovest della capitale. Ad essere uccisi sono stati, secondo fonti della sicurezza, un membro delle milizie sunnite Sahwa ('risvegliò), che combattono al Qaida, sua moglie e i loro tre figli.
Gli attentati dei tre kamikaze sono invece stati compiuti contro pellegrini sciiti che si dirigevano verso la città santa di Karbala in vista dell'Arbain, il quarantesimo giorno dopo l'Ashura, cioè la ricorrenza del martirio dell'Imam Hussein. Già decine di loro correligionari sono stati uccisi negli ultimi giorni in diversi attentati analoghi. L'Arbain cade quest'anno il 23 dicembre.
Attacchi di questo tipo sono normalmente rivendicati da al Qaida, che si ispira ad una dottrina fondamentalista sunnita e si oppone al controllo dello Stato da parte della maggioranza sciita. Le violenze dell'ultimo anno, con oltre 6000 uccisi a partire da gennaio, fanno temere un ritorno al conflitto interconfessionale che toccò il suo culmine negli anni tra il 2006 e il 2007.