ITALIAAll’Alcatraz sbarca Mr Lover Lover

MILANO – Provare a definire Shaggy, inquadrarlo in un genere musicale o in uno stereotipo artistico, risulta un’impresa davvero ardua. Il 45enne cantante è stato un ragazzo di Kingston, un immigrato giamaicano nella New York degli anni ’80, un soldato durante la guerra del Golfo, una stella della musica pop. Difficile dire cosa sia adesso, di sicuro è un artista che ha saputo mescolare tutte le sue esperienze di vita, la cultura giamaicana con quella statunitense per creare uno stile tutto suo, unico come la sua voce. Quella parlata baritonale, che richiama il reggae e il ragamuffin, la musica della sua terra d’origine, la Giamaica, e che spicca su ritmiche pop e r’n’b.

Come in “Boombastic”, il pezzo che nel 1995 gli regalò la fama mondiale, anche grazie ad una pubblicità della Levi’s che lo scelse come colonna sonora. Un brano ironico e assolutamente irresistibile, unico come Shaggy sa essere, che ha contribuito a costruire il personaggio di Mr Lover Lover, irresistibile per le donne. Dopo sono seguite altre hit da classifica, contaminazioni con l’hip hop e l’r’n’b che gli hanno portato fama e denaro, ma Shaggy è sempre riuscito a rimanere sé stesso. E, negli ultimi anni, a tornare in parte alle sue origini caraibiche.

In “Summer in Kingston”, del 2011, le ritmiche reggae tornano prepotenti, così come in “Out of Many, One Music”, il disco di quest’anno seguito dall’omonimo tour, che mercoledì 16 ottobre sbarcherà all’Alcatraz di Milano. Un reggae sempre ballabile, che si unisce al pop per trasformare lo show in una grande festa. Perché, anche se vicino ai 50 anni, Orville Richard Burrell - soprannominato Shaggy dagli amici per la voce somigliante a quella di un personaggio del cartoon “Scooby Doo” – resta soprattutto uno straordinario intrattenitore.