L'altra vittima è un neozelandese residente in Italia. Il velivolo era immatricolato in Svizzera, il pilota viveva in Vallese
NERVESA DELLA BATTAGLIA - Uno svizzero e un neozelandese sono morti nell'incidente che ha coinvolto un ultraleggero partito da Caorle (Venezia) e diretto a Susegana (Treviso), precipitato a 50 metri dal greto del Piave, in località Colfosco (Treviso).
A bordo di un secondo velivolo, un aereo da turismo, si trovava il figlio dell'uomo neozelandese, che ha assistito impotente all'accaduto insieme al pilota, svizzero residente, stando a nostre informazioni, nel canton Vallese. L'ultraleggero, un Pipistrel interamente in carbonio e di nuova generazione, ha tranciato un cavo dell'alta tensione che attraversa il Piave. Forse per un errore, il pilota, che potrebbe aver seguito una traiettoria troppo bassa, è andato a finire contro un filo dell'elettrodotto da 130 mila volt, facendo prendere immediatamente fuoco al velivolo.
Entrambi gli aerei erano arrivati in mattinata a Caorle. I quattro occupanti avevano pranzato e poi erano decollati per compiere il giro sul trevigiano. Già una settimana fa il Pipistrel era decollato dalla pista della località veneziana.
"Il velivolo è precipitato dopo aver urtato dei fili dell'alta tensione a circa due chilometri dall'aviosuperficie che io gestisco". A parlare è Giancarlo Zanarco, che gestisce l'aviosuperficie "Francesco Baracca".
"Siamo immediatamente intervenuti - spiega Zanarco -, tra l'altro è stato velocissimo anche l'intervento dei pompieri. I velivoli erano due, il secondo è atterrato nel mio campo. In questo momento posso solo dire che gli occupanti del secondo aereo sono dai carabinieri di Nervesa della Battaglia".
I due occupanti sono morti carbonizzati praticamente sul colpo. Stando alle prime ricostruzioni, pare che uno dei due occupanti abbia tentato di salvarsi gettandosi dal velivolo.