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TEHERANIran: Rohani, saremo aperti ma il nucleare non si ferma

17.06.13 - 20:54
Iran: Rohani, saremo aperti ma il nucleare non si ferma
TEHERAN - L'Iran del moderato Hassan Rohani cercherà di instaurare rapporti "costruttivi" con il mondo, anche con l'arcinemico americano a determinate condizioni, ma sulla base di un "rispetto" che include il riconoscimento del diritto di Teheran al nucleare civile: per questo la Repubblica islamica non sospenderà l'arricchimento dell'uranio pur cercando "maggiore trasparenza" sul proprio programma atomico che, secondo l'Aiea, continua a progredire nonostante i sospetti di finalità militari.

Sono questi alcuni concetti espressi nella prima conferenza stampa tenuta, a Teheran, dal neo-eletto presidente iraniano Rohani, il quale come prevedibile sulla politica estera seguirà le linee guida ricevute ieri dal leader supremo Ali Khamenei e quindi resta "contro" qualsiasi "intervento straniero" in Siria.

A Damasco, ha detto, il "governo attuale" del presidente Bashar al-Assad "deve essere rispettato dagli altri paesi" e quindi restare al potere almeno "fino alle prossime elezioni" dell'anno prossimo. Insomma, come ha sottolineato il vice ministro degli Esteri iraniano, Hassan Kazimi, in una significativa visita compiuta a Damasco, il regime iraniano rimarrà "un alleato costante" di quello siriano anche dopo l'elezione di Rohani.

D'altra parte è di ieri l'indiscrezione del Guardian secondo cui Teheran si appresta ad inviare in Siria quattromila pasdaran per combattere al fianco del rais. Sul fronte delle libertà interne, il religioso eletto anche con i voti dei riformisti emarginati dopo la repressione delle proteste del 2009 ha promesso minori interferenze dirette nella vita quotidiana delle persone e più spazio alle associazioni per portare armonia nella società.

A livello globale l'Iran perseguirà "interazioni costruttive" con il resto del mondo "attraverso la moderazione", ha promesso Rohani, prospettando una cesura con la retorica incendiaria e antisionista del suo predecessore, Mahmud Ahmadinejad. Il neo-presidente ha previsto che si farà anche un dialogo diretto con gli Usa i cui rapporti sono "una vecchia ferita" che va cauterizzata, ma a condizione che l'America non continui ad interferire negli affari interni iraniani e mostri invece un "rispetto reciproco" anche del diritto iraniano al nucleare civile.

In ogni caso, ha detto Rohani ribadendo la posizione di Teheran, la Repubblica islamica non intende sospendere l'arricchimento dell'uranio, elemento basilare (e preoccupante) del suo programma atomico: "L'era delle sospensioni è passata", ha detto riferendosi implicitamente ad un'intesa che lui stesso - da capo negoziatore - aveva raggiunto nel 2003.

ATS
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