L'uso di tecniche per la riproduzione assistita ed in particolare della fecondazione in vitro è associato ad un aumento dei rischi di alcuni difetti congeniti nei neonati.
WASHINGTON - L'uso di tecniche per la riproduzione assistita ed in particolare della fecondazione in vitro è associato ad un aumento dei rischi di alcuni difetti congeniti nei neonati.
A sostenerlo, rilanciando il dibattito sulla sicurezza della popolarissima tecnica "in vitro", è un nuovo studio presentato oggi alla conferenza della "American Academy of pediatrics" in corso a Los Angeles. Secondo l'indagine, per i bambini nati con l'uso di tecnologie riproduttive avanzate - da cui sono escluse però metodologie più semplici quali l'inseminazione artificiale - i pericoli di venire alla luce con difetti oculari sono più alti dell'81% rispetto ai neonati concepiti naturalmente.
I rischi di avere difetti cardiaci congeniti sono più alti del 41% e di presentare anormalità al tratto genitale e urinario sono più elevate del 40%.
La ricerca è stata condotta al Mattel children hospital di Los Angeles sui dati relativi ai neonati nel 2006 e 2007.
Ats