Anche i dati macro provenienti dagli Stati Uniti hanno contribuito solo in parte a stemperare i timori che tutt'ora attanagliano gli investitori. Negli Usa, le richieste di sussidio di disoccupazione sono aumentate la scorsa settimana di 4.000 unità a quota 367.000, meno delle stime degli analisti che si attendevano un incremento superiore. Gli ordinativi industriali hanno tuttavia registrato un ribasso del 5,2% ad agosto, la contrazione più forte da gennaio 2009. Al netto dei trasporti, si ha però un rialzo dello 0,7%.
Particolarmente ricercati sono stati i titoli delle grandi banche, sulla scia delle parole di Draghi e degli stress test positivi delle banche. UBS è salita dello 0,76% a 11,96 franchi, Credit Suisse dello 0,62% a 21,01 franchi. In controtendenza Julius Baer: -1,40% a 32.3 franchi.
Credit Suisse ha comunicato di voler vendere la propria filiale Clariden Leu Europe. L'istituto, specializzato nel settore della gestione patrimoniale e del private banking, sarà ceduto alla svizzera Falcon Private Bank. L'ammontare della transazione non è stato comunicato.
In crescita anche i titoli assicurativi. Zurich Insurance ha guadagnati lo 0,29% a 238,80 franchi e Swiss Re il 2,11% a 65,40 franchi. Circa quest'ultima società, la Banca Vontobel ha indicato in un rapporto che il riassicuratore non avrebbe solo intenzione di aumentare il dividendo, ma preveda anche un versamento straordinario agli azionisti.
Gli acquisti sui titoli difensivi hanno sostenuto i listini. Roche ha guadagnato lo 0,84% a 181 franchi, Novartis lo 0,26% a 58,20 franchi e Nestlé lo 0,42% a 59,95 franchi.
Sul mercato allargato, Nobel Biocare ha chiuso in calo del 4,34% a 9,03 franchi. Il maggiore produttore di protesi dentali ha rivisto al ribasso vendite e utile per il 2012 in seguito alla contrazione di richieste, nel terzo trimestre, di impianti dentali da parte del mercato giapponese.