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MUSICAUn farmaco per titolare un album

08.05.12 - 08:22
Il 27 aprile la band di Jana Hunter ha dato alle stampe la seconda produzione, Nootropics. Geoffrey Graham ne racconta il concepimento e le registrazioni.
Dean Donnola
Un farmaco per titolare un album
Il 27 aprile la band di Jana Hunter ha dato alle stampe la seconda produzione, Nootropics. Geoffrey Graham ne racconta il concepimento e le registrazioni.

BALTIMORA - Quando i Lower Dens (Jana Hunter, voce/chitarra; Geoffrey Graham, basso; William Adams, chitarra), nel 2009, diedero vita al combo, avevano già sviluppato l’archetipo di un unico progetto suddiviso in quattro dischi. A dare avvio all’ambiziosa sequenza fu Twin-Hand Movement, pubblicato dalla label californiana Gnomonsong nel 2010, il quale raccoglie le prime (undici) riflessioni dei tre legate all’evoluzione del corpo umano.

Nootropics (Domino/Musikvertrieb), invece, si focalizza sulla psiche, sulla mente. “Nootropics” infatti è il termine utilizzato in medicina per definire un tipo di farmaco in grado di ampliare le capacità cognitive dell’essere umano... Nel mezzo di dieci tracce allettanti di matrice new wave/indie pop, la formazione – che ora conta anche Nate Nelson (batteria) e Carter Tanton (tastiere) – “si pone altrettanti quesiti su come l’uomo potrebbe estendere la propria memoria, le proprie abilità intellettive”.

Geoff, avete trovato le risposte alle domande che vi siete posti all’interno del disco?
No, putroppo, no. E credo che non sarà nemmeno così semplice trovarle...

Come potresti descriverlo?
Si tratta di una ricerca, volutamente priva di un’opinione ben definita, sulla relazione tra l’essere umano e la tecnologia.

Potresti fare un’analisi dei testi?

Alphabet, la prima traccia, per esempio, fa riferimento a Suicide, un poema datato 1924 di Louis Aragon. Brains, invece, s’interroga sull’intelligenza artificiale, mentre Propagation vaglia la necessità e il desiderio di concepire una nuova vita...

Normalmente nel momento in cui un gruppo si costituisce raccoglie una manciata di idee con l’obiettivo di realizzare il primo disco, non i primi quattro...
Hai ragione. Ma per noi è differente. Era impossibile fare confluire un intero trattato all’interno di un solo album...

I prossimi due come saranno sviluppati?
Per ora non posso dirti nulla, anche perché non esistono nemmeno i prototipi...

Quindi ogni album viene concepito e generato sulla base del precedente e di conseguenza non esiste una bozza dell’intera opera... Non è così?
Esatto, questo è il nostro metodo compositivo...

Credi che poi potremo definirlo un grande concept?
Forse, ma non ne sono così sicuro...

Quali sono le maggiori influenze musicali che sono confluite all’interno di questi primi due dischi?
Neu! e Kraftwerk per Nootropics, mentre per Twin-Hand Movement direi i Pixies...

Dida: Da sinistra William Adams, Carter Tanton, Jana Hunter, Nate Nelson e Geoffrey Graham.


 

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