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In Svizzera e in Europa più della metà dei matrimoni finisce, che sia colpa della troppa fedeltà?
Secondo alcuni studi l’infedeltà è oramai diventata una realtà acquisita all’interno del matrimonio, quasi come fosse un passaggio obbligato o una condizione inevitabile, da concedersi piuttosto che da accettare. La noia, il calo della passione e delle attenzioni ricevute o il semplice vanto da sfoggiare con gli amici sembrano essere tra le principali cause del tradimento.
Alcune coppie, per questioni finanziarie o di educazione dei figli, preferiscono seguire la condizione di separati in casa, ma a questo punto la relazione extraconiugale non dovrebbe più chiamarsi tale. La scappatella invece, così come la si è sempre considerata, si sta persino guadagnando la reputazione di salva famiglie.
Sembra infatti esserci un’effettiva correlazione tra l’infedeltà e la stabilità di un matrimonio, soprattutto se si tratta di una relazione extraconiugale discreta e costante. In pratica meglio farsi l’amante piuttosto che cedere a un’avventura anche se, fino a poco tempo fa, sembrava più accettabile e quindi più perdonabile deragliare una volta sola piuttosto che decidere di viaggiare su due binari contemporaneamente.
Questo vuol forse dire che al giorno d’oggi tra la serenità di coppia si sta a poco a poco facendo largo la figura del terzo incomodo che, visti i risultati, dovremmo cominciare a chiamare il terzo benvenuto o persino il quarto, visto che uomini e donne tradiscono in egual misura.
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