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Il vero doping di Rafa? Rafaeli… Ma scatta l'allarme Dopo le polemiche che l'hanno visto protagonista, Nadal posa in lingerie con la top model Bar Rafaeli, mentre il primo ministro spagnolo dello sport conferma l'esistenza di un problema nazionale
MADRID (Spagna) - Le polemiche sul doping continuano e in barba a tutte le calunnie che l’hanno visto protagonista, Rafael Nadal si è consolato con il doping alternativo: la modella Bar Rafaeli. Lo spagnolo è stato protagonista di un servizio spettacolare, suo malgrado costretto a posare in lingerie con la top model più pagata del mondo.
L’uso dei prodotti proibiti è stato spesso associato negli ultimi tempi agli atleti spagnoli del mondo del calcio, del tennis, del basket e naturalmente del ciclismo con il caso Contador. Principali fautori di queste accuse i francesi, in particolar modo attraverso l’emittente televisiva Canal+, hanno ironizzato pesantemente sui successi spagnoli attraverso dei video satirici.
“Quest'anno mi hanno già sottoposto a tre, quattro controlli – ha raccontato Nadal - è impossibile imbrogliare. I nostri vicini transalpini sono un po' ossessionati dal tema del doping". Nadal e il suo entourage hanno deciso di non passare per le vie legali anche se il comportamento dei francesi non è piaciuto molto. "In Spagna abbiamo fatto più pubblicità del necessario – ha concluso l’iberico - il primo 'sketch' che hanno fatto era passabile ma poi hanno esagerato. Sono solo dei pupazzi ma possono condizionare la percezione che molta gente ha dello sport iberico, e lo hanno fatto in malafede”.
Il ministro spagnolo dello sport José Ignacio Wert ha riconosciuto, attraverso il "forum de la nouvelle société" di Madrid, che la Spagna ha un problema con il doping. Ha anche affermato che la legge antidoping iberica sarà prossimamente sensibilizzata per risolvere questo problema, cercando di soddisfare le esigenze del codice mondiale antidoping dell’AMA (Agenzia Mondiale Antidoping), in vista soprattutto di Madrid 2020.
