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Giovani Comunisti soddisfatti dell'effetto suscitato dalla campagna adesso "S.E.S.S.O."
Come Gioventù Comunista (GC) possiamo dirci soddisfatti dell'effetto suscitato dalla campagna "adesso S.E.S.S.O" (Salario Minimo, Ecologia, Servizio Pubblico, Socialità, Occupazione), con la quale abbiamo voluto coniugare - e i responsi positivi ci suggeriscono con successo - un messaggio politico serio ed attinente ai problemi che pesano sulle classi popolari, con una tecnica comunicativa innovativa e certamente dissacrante.
Facciamo notare che a seguito alla medesima è stata lanciata addirittura una sorta di "controcampagna" in cui la parola d'ordine era "niente S.E.S.S.O". Siamo insomma riusciti a creare un dibattito allargato nel quale sono state coinvolte aree politiche differenti. Senza dubbio, un voce giovane e propositiva come la nostra, che del resto ha rivitalizzato lo stesso Partito Comunista, può creare malumori in molte persone che rappresentano quei poteri forti che gestiscono il funzionamento del nostro Cantone da ormai troppo tempo: la RSI non si è nemmeno degnata di realizzare un servizio in merito, mentre per la campagna xenofoba "Bala i ratt" (versione 3) è stato offerto ampio spazio, il che costituisce nientemeno che una censura dato che gran parte dei giornali e dei portali online hanno riportato la notizia.
Teniamo inoltre a sottolineare l'impegno profuso dai nostri militanti nel concretizzare questa azione. Ragazze e ragazzi che si sono messi a disposizione senza pretendere alcuna contropartita (e anzi contribuendovi finanziariamente) per trasmettere valori di giustizia sociale e uguaglianza sono la miglior risposta a chi continua a vedere i giovani come soggetti problematici. I mezzi economici erano fin dall'inizio limitati a poche centinaia di franchi, nulla in confronto alle decine di migliaia di franchi dell'UDC e di altri partiti.
Gioventù Comunista
Foto d'archivio (Tipress)
