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CINEMA SVIZZEROL'accusa di registi e produttori: 'Nepotismo nel cinema svizzero'

02.08.09 - 17:24
A sollevare il polverone il regista Samir, enfant terrible del cinema elvetico
Keystone / Alexandra Wey
L'accusa di registi e produttori: 'Nepotismo nel cinema svizzero'
A sollevare il polverone il regista Samir, enfant terrible del cinema elvetico

BERNA - Il fermento in seno al mondo cinematografico elvetico rischia di esplodere proprio in concomitanza con l'inizio, a Locarno, della 62esima edizione del Festival Internazionale del Film. Alcuni registi e produttori svizzeri accusano infatti la Commissione di esperti per la promozione cinematografica dell'Ufficio federale della cultura (UFC) di nepotismo ed hanno inoltrato ricorso contro le sue ultime decisioni.

 

Samir accende la miccia - A sollevare il polverone è il regista Samir - enfant terrible del cinema elvetico - che dalle pagine odierne "Sonntagsblick" accusa la Commissione di favoritismi. Nell'occhio del ciclone è in particolare l'ultima riunione del gremio, organizzata gli scorsi 8-10 giugno, nel corso della quale sarebbero stati decisi finanziamenti in favore di due progetti cinematografici i cui rappresentati sedevano - e i verbali della riunione lo confermano - proprio in seno alla Commissione.

Il caso Thierry Spicher - Uno dei casi riguarda Thierry Spicher, della Boy Productions, e il suo progetto "A perdre la raison". Il produttore - al quale sono stati attribuiti finanziamenti per 350mila franchi - è addirittura presidente del sottocomitato "Film di fiction" della Commissione.

"Cure" di Andrea Staka - L'altro caso concerne finanziamenti per 45mila franchi per la stesura della sceneggiatura del film "Cure" di Andrea Staka, regista che figura tra i membri del sottocomitato "Film di fiction". Interpellata dal domenicale svizzerotedesco, la donna ha affermato "quando si sono occupati del mio progetto mi sono congedata".

Per Samir conflitto d'interessi - Per Samir ciò non è sufficiente: secondo le leggi dell'Amministrazione federale - e in particolare l'articolo 24 dell'Ordinanza del Dipartimento federale dell'interno (DFI) sulla promozione cinematografica - i membri di una commissione non possono partecipare alle riunioni in cui vengono esaminati progetti a cui essi partecipano.

La versione di Jean Frederic Jauslin - Per Jean-Frédéric Jauslin, Direttore dell'UFC, il termine "riunione" non definisce sempre lo stesso concetto: la riunione di tre giorni tenutasi dall'8 al 10 giugno era composta di singoli "laboratori". I membri delle commissioni non hanno avuto in questo caso accesso ai laboratori in cui si discuteva dei loro progetti.

ATS

Foto d'apertura: Keystone / Alexandra Wey

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