PROVA SU STRADAMitsubishi ASX: Beati gli utlimi?

Un settore agguerrito, quello dei Crossover compatti. Tra Qashqai che fanno record di vendite ed altri modelli che resistono, entra ora in scena la Mitsubishi con la piccola ASX, che punta tutto su consumi contenuti ed un rapporto prezzo/dotazione da vero primato.
 

SI ISPIRA AD UNA CONCEPT CAR – Al primo impatto spicca subito un design piuttosto personale che mostra la parentela con tutte le altre Mitsubishi, la cui grossa calandra a trapezio sembra fin troppo ispirata dall’Audi che la propone sui suoi modelli da quasi un decennio. Analogie a parte, lo stile dell’ASX ricalca appieno quello del Concept-cX presentato al Salone di Francoforte nel 2007, fatto di linee tese ed un aspetto vagamente muscoloso.

SPAZIO BEN SFRUTTATO MA FINITURE MIGLIORABILI – Chi di voi è già salito a bordo di una Mitsubishi Outlander (o una delle sue “gemelle” Peugeot 4007 e Citroën C-Crosser) sarà pervaso da una sensazione di Déjà-vu: comandi del climatizzatore, navigatore satellitare, strumentazione, manopola per la selezione della trazione e molti altri dettagli sono stati letteralmente trapiantati dalla sorella maggiore sull’ultima arrivata. Del resto la Mitsubishi non ne fa un segreto, dichiarando apertamente che le due vetture condividono ben il 70% dei componenti. Rispetto alla Outlander la plancia della ASX ha un design più piacevole e meno spoglio, specie se acquistate l’allestimento più ricco come quello da noi provato.
Continuano tuttavia a persistere i problemi legati all’uso assai complicato del navigatore e con qualche pecca nella qualità costruttiva, che ad attenta analisi mostra diversi dettagli migliorabili. Ma il prezzo, del resto, è davvero il più competitivo attualmente sul mercato.
Nessuna critica invece sullo sfruttamento dello spazio interno, capace di inglobare persone e bagagli senza difficoltà tenendo conto del corpo vettura non certo gigantesco.

UN MOTORE DA RECORD – Dal punto di vista tecnico, il fiore all’occhiello è senza dubbio il motore: primo Diesel in assoluto ad avvalersi della fasatura variabile delle valvole e quello con il rapporto di compressione più basso al mondo, stupisce per i consumi contenuti (meno di 6L/100km in autostrada, mai oltre i 7,3 di media) che si avvicinano a quelli dichiarati senza precludere delle prestazioni brillanti. Peccato che nelle pendenze si mostri più vuoto del solito ai bassi regimi e che l’ingresso del turbo avvenga a volte troppo bruscamente manifestandosi con massicce reazioni di coppia al volante.  Appena il percorso si fa tortuoso vi consigliamo quindi di inserire la trazione integrale e di guidare fluidamente per non incappare nel notevole rollio che si fa ben presente tra le curve. Discrete, tra l’altro, le qualità fuoristradistiche.

DOTAZIONE MAXI, PREZZO MINI – La politica dei prezzi di Mitsubishi si prefigge di non far pagare alcun sovrapprezzo per i propri accessori (eccezion fatta per la vernice metallizzata), bensì di offrirli nei vari allestimenti. La motorizzazione Diesel a trazione integrale è disponibile con una dotazione piuttosto spoglia (Radio-CD/MP3, Climatizzatore manuale, niente cerchi in lega) per 33'490 franchi della versione “Inform” per arrivare fino ai 42'990.- della versione “Navigator” da noi provata, che comprende Navigatore Satellitare, Sedili in pelle riscaldabili con regolazione elettrica per il conducente, apertura ed accensione “Keyless”, impianto audio firmato Rockford Fosgate da 710Watt, tetto panoramico, fari allo Xeno, sensori luce e pioggia, cruise control, cerchi in lega da 17 pollici, e via discorrendo verso accessori ormai meno importati. Non male no?

Benjiamin Albertalli