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CAMPIONATO VLNLa nostra prima gara di durata al Nürburgring

26.11.12 - 07:00
Tra la pioggia incessante, le temperature vicine allo zero, un pericoloso testacoda e addirittura la neve sul tracciato, si può dire che è stato un vero e proprio "battesimo di fuoco"! Se solo la gara fosse cominciata...
R. Baumann
La nostra prima gara di durata al Nürburgring
Tra la pioggia incessante, le temperature vicine allo zero, un pericoloso testacoda e addirittura la neve sul tracciato, si può dire che è stato un vero e proprio "battesimo di fuoco"! Se solo la gara fosse cominciata...

LE PROBLEMATICHE - Sorgono delle problematiche non proprio trascurabili quando si deve correre sulla Nordschleife. Primo tra tutti: conoscere ognuno dei 20,8 chilometri nonché ogni curva del tracciato. Poi ci sono tutte quelle cose amministrative tipo possedere una licenza di pilota. Può quindi essere comprensibile essersi sentiti un po’ spaesati, e nel medesimo tempo anche un po’ eccitati, nel momento in cui la Toyota mi ha chiamato chiedendomi se volessi far parte del Toyota Swiss Racing Team e partecipare con la loro GT-86 ad alcune gare di durata sul Nürburgring -inclusa la leggendaria 24 ore – pur non avendo né la licenza di pilota né aver mai percorso un singolo metro su quello che viene considerato il circuito del mondo.

IL TEMPO STRINGE - Così in men che non si dica mi sono ritrovato ad Hockenheim per il classico corso organizzato dalla ACS al quale, senza nemmeno farlo a posta, mi sono presentato con una GT86 nuova fiammante per divertirmi adeguatamente con quella che notoriamente considero una delle automobili più entusiasmanti da guidare che la terra abbia visto negli ultimi anni. Ottenuta la tanto agognata licenza non restava quindi che prendere l’auto, dirigersi a Nürburg e fare qualche giro, ma visto che la gara si sarebbe svolta di li a tre settimane il tempo iniziava a stringere. Armato di una improbabile station wagon tutt’altro che sportiva mi sono quindi ritrovato di fronte alla barriera della Nordschleife che si stava alzando e, dopo otto giri, quasi non riuscivo a credere che ero riuscito a girare in 9 minuti e 30 secondi esatti. Poco male, rientrare a casa con un po’ di fiducia…

NOMI DI SPICCO - Ma nonostante tutta la fiducia che si possa avere, quel fatidico 25 ottobre la tensione era piuttosto alta mentre stavo percorrendo la A5, questo perché il Toyota Swiss Racing Team (nato da un’idea di Akio Toyoda, creato e supportato dal CEO di Toyota Svizzera Philipp Rhomberg e capitanato da Hannes Gautschi) è riuscito a guadagnarsi un’alta reputazione dopo la vittoria della classe V3 alla 24 ore di quest’anno, durante la gara di debutto. Una reputazione talmente elevata che come compagni di squadra mi ritrovo tra nomi noti nel mondo dell’automobilismo sportivo elvetico, tra cui spicca il giovane bernese Nico Müller diventato recentemente ambasciatore del marchio nipponico. A migliorare la tensione c’è poi stata un leggera pioggia e temperature gelide ad avermi accolto ai piedi del circuito sul quale, a partire da domani, si sarebbe svolta la decima e ultima prova del campionato VLN della durata di 4 ore.

PIOGGIA, PIOGGIA E ANCORA PIOGGIA - L’Eifel, altipiano tedesco situato tra la Renania-Palatinato e la Renania Settentrionale-Vestfaliaia è molto nota per queste condizioni metereologhe continuamente ed imprevedibilmente mutevoli che di fatto aumentano il fascino un po’ sinistro di questo storico circuito. Nonostante ciò la voglia di girare in pista era talmente alta che mi sono seduto per primo nell’abitacolo della GT86 in allestimento da gara, una vettura che differisce in ben pochi dettagli rispetto al modello di serie che si può comprare dal concessionario. Caratterizzate da una pioggia che nel frattempo iniziava a farsi davvero fitta, le prove libere del mattino sul circuito da gran premio hanno rivelato quanto era difficile per la nostra Toyotina scaricare a terra i suoi umili 200 cavalli, con le Pirelli da pioggia che sembravano essere saponette anziché pneumatici. Tuttavia nelle sezioni più veloci l’auto dava molte soddisfazione per le pluripremiate qualità del telaio, dello sterzo, dei freni, del bilanciamento nonché del comportamento generale, che la rendono veloce, agile e relativamente intuitiva.

L’INCIDENTE EVITATO - Nel pomeriggio, poi, arriva il grande momento: le prove libere sulla Nordschleife. Il tempo non accennava a migliorare, ma anche in quest’occasione ho deciso di aprire le danze. Dopo un primo giro di “riscaldamento” sul tracciato da gran premio imbocco la “strada” per la Nordschleife, e di li a poco stavo per cedere che la mia avventura sarebbe terminata precocemente. Poco prima di arrivare all’Hatzenbach, attorno a 130 km/h, è successo che per un motivo che ancora non mi so spiegare la GT86 si è violentemente girata di 180 gradi facendomi continuare la corsa “all’indietro” con una Porsche Cayman che, lanciatissima, stava piombando diritta verso di me. Con i guard-rail a pochissimi metri di distanza sono però fortunatamente riuscito (per l’incredulità del commissario a bordo pista) a rimettere l’auto col muso nella direzione giusta, proseguendo il giro che avevo da poco iniziato. Le condizioni, come detto, erano davvero pessime: anche la nebbia ha iniziato a rendere tutto più insidioso e le temperature erano talmente basse che uscendo con gli pneumatici riscaldati a 75 gradi dopo un giro la loro temperatura era già scesa a 29. Ma nonostante ciò, giro dopo giro, il feeling e la confidenza dell’auto continuava a crescere, e con esso migliorava il ritmo, la velocità ed i tempi sul giro. Il tutto mantenendo chiaramente un guida relativamente difensiva visto che sempre più concorrenti hanno via via deciso di fare conoscenza con il guard-rail.

IL GIORNO DELLA GARA - Dopo un lungo e necessario sonno per riprendersi dall’enorme sforzo fisico è successo che, guardando fuori dalla finestra appena dopo essermi svegliato, i prati e i tetti delle case erano ricoperti di neve. “Non è possibile”, mi sono detto, ma la temperatura molto inferiore allo zero rivelata dal termometro dell’auto sembrava proprio confermarlo. Arrivati già alle 7 ai box pronti per le qualifiche apprendiamo che queste sono state rinviate di due ore (quindi alle 10.30) a causa della presenza di ghiaccio e neve su parte del circuito. Nonostante fosse sbucato un bel sole poco prima delle 10.30 sono state nuovamente spostate di un’ora, e alle 11.30 di nuovo alle 12.30. A quell’ora, ormai seduto con casco in testa, cinture allacciate e motore accesso arriva una comunicazione dall’altoparlante: “la direzione di gara ha deciso di annullare l’intera gara per motivi di sicurezza”.

QUALE FUTURO? - Tra la delusione di molti e la soddisfazione di qualcuno è terminata così, in un modo in cui non ce lo saremmo mai aspettati, la nostra avventura al decimo ed ultimo appuntamento del campionato VLN. Ultimo del 2012, perché nell’anno che sta per iniziare Toyota ha intenzione di ripetere l’avventura e noi, chiaramente, saremo li per raccontarvi questa esperienza dell’abitacolo di guida, sperando di riuscire la prossima volta a riportarvi qualcosa in più.
 

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