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GIÀ PROVATAProvata la Freemont, il primo "SUV" della FIAT

01.07.11 - 06:10
Deriva dalla Dodge Journey e avrà la trazione integrale a novembre. Per ora offre tanto spazio, un grande comfort, un buon motore ed un prezzo onesto. Ma quanto cambia rispetto all’americana?
Ticinonline/b.a.
Provata la Freemont, il primo "SUV" della FIAT
Deriva dalla Dodge Journey e avrà la trazione integrale a novembre. Per ora offre tanto spazio, un grande comfort, un buon motore ed un prezzo onesto. Ma quanto cambia rispetto all’americana?

GAVI - Nell’orbita dell’industria automobilistica non si è parlato d’altro per mesi, e se ne continuerà a parlare. La “collaborazione”, se così si può chiamare, che ha di fatto dato vita al gruppo FIAT-Chrysler, sta iniziando a portare i primi frutti: i modelli di grandi dimensioni dei marchi statunitensi verranno utilizzati in Europa mentre quelle piccole, costruite e progettate nel vecchio continente, sbarcheranno oltreoceano. Tanto che nei prossimi 30 mesi si prevede di rinnovare l’intera gamma e dar vita a 7 nuovi modelli. La Fiat Freemont che vi presentiamo è il primo esempio concreto di questa condivisione dei modelli americani, che notoriamente hanno poco successo nei nostri mercati. Ma questa Freemont è stata adattata a dovere?

SEMPLICITÀ, NON FANTASIA - Vedendola da fuori, rispetto alla Journey cambia ben poco: è stato rivisto il frontale con paraurti e calandra nuova, applicato qualche logo Fiat e resi disponibili dei cerchi in lega dal disegno inedito. Nessuna rivoluzione stilistica insomma, tutto sommato nemmeno tanto necessaria vista la scarsa diffusione della Journey alle nostre latitudini, motivo per il quale vedere una Freemont sulle strade le da comunque un certo senso di novità. Intendiamoci, la Freemont non è una brutta macchina: ha un design semplice e anche personale, é solo un peccato che, nel bene o nel male, la vettura non è subito identificabile come FIAT non seguendo lo stile degli altri modelli della gamma.

ABITACOLO GRANDE COME LE FAMIGLIE AMERICANE - L’abitacolo è un enorme passo avanti rispetto a quello che abbiamo visto sulla “gemella” americana sia in termini di design che di qualità costruttiva. Meglio rifinita e più gradevole, è caratterizzata da un abitacolo semplice, con pochi e grandi pulsanti, un’infinità di pratici portaoggetti (oltre 20) e spazio a volontà. I sedili posteriori, compresi quella della terza fila (ha 7 posti in tutto), godono di 32 combinazioni e addirittura di una climatizzazione a 3 zone. Dentro il crossover (incrocio di più generi) c’è spazio in abbondanza sulla seconda fila con sedili scorrevoli e anche nel bagagliaio, che nella configurazione con i canonici 5 posti ha una capacità di 540 litri.

SCHELETRO USA, CUORE ITALIANO - Dove la Freemont mostra un effettivo valore aggiunto e una distinzione rispetto al prodotto d’origine è nel lavoro ingegneristico. A cominciare dal motore, dove ora v’è un moderno Turbidiesel Multijet da 2 litri a sostituire i più assetati “Pentastar” a benzina. Disponibile sia con 140 che con 170 cavalli abbinato ad un cambio manuale a 6 rapporti, mantiene la stessa coppia e gli stessi consumi indipendentemente dalla potenza, migliorando chiaramente le prestazioni nel secondo, pur essendo il primo tutt’altro che una scelta povera. Sterzo e assetto sono stati rivisti in chiave più europea pur rimanendo quest’ultimo molto confortevole e adatto allo spirito di grande viaggiatrice dell’auto: l’autostrada o gli ampi percorsi extraurbani affrontati con tranquillità sono il terreno in cui si sente più a suo agio. A tutto ciò si aggiunge un’insonorizzazione più curata e vibrazioni ridotte.

LA VALUTAZIONE FINALE – A conti fatti potremmo sicuramente dire che rispetto alla Dodge Journey che abbiamo fin’ora conosciuto la Freemont si sia adattata piuttosto abilmente al mercato europeo, in particolare per quanto riguarda le scelte tecniche.  All’interno c’è inoltre un abitacolo che offre tanto spazio alle famiglie e qualitativamente allineato con il prezzo di vendita, che parte da 39'150 franchi.  Solo una cosa si dono dimenticati di dirci: oltreoceano è stato da poco messo in vendita un restyling dello stra-citato Dodge Journey, e guarda caso ha proprio le stesse variazioni estetiche e lo stesso abitacolo della Freemont che vi abbiamo presentato. Che tutto sommato é un buon modello con un ottimo rapporto/qualità prezzo, per carità, e che essendo già in commercio da diverso tempo vi garantisce anche una certa sicurezza in termini di qualità ed affidabilità. Semplicemente ci sembra poco elegante presentarlo come un modello diverso e completamente nuovo. Tutto qui.

Benjiamin Albertalli

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