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NIGERIAÈ strage nella capitale, brandelli di carne ovunque

25.06.14 - 21:31
Uuna potente esplosione ha colpito la centralissima piazza dove sorge uno dei più affollati centri commerciali della città. Una trentina di morti
Reuters
È strage nella capitale, brandelli di carne ovunque
Uuna potente esplosione ha colpito la centralissima piazza dove sorge uno dei più affollati centri commerciali della città. Una trentina di morti

ABUJA -  Brandelli di carne umana e sangue ovunque, centinaia di persone in fuga dal centro della capitale nigeriana Abuja, devastata nel primo pomeriggio da una potente esplosione che ha colpito la centralissima Emab Plaza, dove sorge uno dei più affollati centri commerciali della città. È l'immagine della Nigeria che sprofonda nel caos, con le forze di sicurezza apparentemente incapaci di porre freno all'offensiva di Boko Haram, che attanaglia il Paese in una morsa di attentati, rapimenti di massa, assalti feroci ai villaggi del nord e del centro del Paese.

L'attentato ad Abuja ha causato una trentina di morti, con un bilancio che sembra destinato ad aggravarsi di ora in ora. La stampa locale, tra morti e feriti, parla di "centinaia di vittime".

L'Esercito afferma che l'attentato è stato compiuto con un ordigno artigianale, piazzato all'ingresso del centro commerciale: due sospetti sono stati inseguiti, uno è stato ucciso nello scontro a fuoco poi seguito, mentre un altro sarebbe stato arrestato. "Era in possesso di altri ordigni", afferma un responsabile della sicurezza. "Abbiamo sentito un botto che ha scosso il centro commerciale, la gente ha iniziato a urlare e scappare via", racconta un testimone: "Siamo stati investiti dal fumo, tante persone erano coperte di sangue".

La zona era affollata, anche in vista del match mondiale tra Nigeria e Argentina, iniziato circa un'ora dopo l'attentato. "Ero nel centro, la terra ha tremato, mi sono girato e il mio autista era morto", racconta un altro testimone.

La densa colonna di fumo nero si è vista a oltre un chilometro di distanza, secondo altri testimoni l'edificio principale del centro commerciale è in fiamme "e molti sono intrappolati dentro". Almeno 40 automobili nei pressi sono state danneggiate, alcune letteralmente distrutte.

Tutti puntano l'indice contro Boko Haram, che dall'inizio dell'anno ha già colpito due volte la capitale: ad aprile, con una bomba davanti a una fermata degli autobus in periferia che ha casato oltre 70 morti, e a maggio, con un'autobomba ancora vicino a una stazione di mezzi pubblici costato la vita a 19 persone.

Boko Haram ('L'educazione occidentale è peccatò) è in primo piano nelle cronache internazionali da oltre due mesi, dopo il rapimento di quasi trecento studentesse, ora detenute in campi di prigionia - mentre secondo altre fonti, diverse sarebbero state vendute come schiave -. Nei giorni scorsi il gruppo è stato accusato del sequestro di altri 90 giovani, tra ragazze, ragazzi e bambini, dopo i raid in alcuni villaggi.

Mentre le autorità puntano l'indice contro i Fulani, i pastori musulmani, per altri assalti costati la vita a 38 persone, in gran parte donne e bambini. L'etnia è al centro di una decennale disputa territoriale nel travagliato Stato di Jos, epicentro di un confronto interconfessionale costato la vita a centinaia di persone nel corso degli anni.

Sui social network intanto monta la rabbia, con l'accusa ai politici e alle forze di sicurezza di essere incapaci "di proteggere la vita de cittadini".

ATS

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