"Noi abbiamo sempre preferito competere sul mercato con i nostri prodotti innovativi piuttosto che competere nelle aule di tribunale", affermano i vertici di Samsung, sottolineando però come loro malgrado "Apple continua ad adottare misure legali aggressive che limitano la concorrenza". Per questo - attacca il colosso di Seul, cui ancora brucia la batosta dello scorso agosto - "in queste circostanze non possiamo fare altro che adottare tutte le misure necessarie per proteggere le nostre innovazioni e i nostri diritti di proprietà intellettuale".
Una guerra interminabile, dunque, che rischia di allargarsi sempre più, coinvolgendo anche altre aziende. Intanto dalla stessa Corte californiana che un mese fa ha condannato Samsung al mega-risarcimento stavolta arrivano buone notizie per la casa sudcoreana: potrà vendere negli Stati Uniti il Galaxy Tab 10.1, il modello che a fine giugno era stato bloccato in seguito alla richiesta di interdizione provvisoria avanzata dalla Apple. Una richiesta anche questa motivata da presunti brevetti "rubati". Ma secondo i giudici californiani il Galaxy Tab 10.1 non infrange alcun brevetto sul design, come sosteneva la casa della Mela. "È la dimostrazione - ha commentato con soddisfazione Samsung - che la richiesta di interdizione era del tutto ingiustificata".