Nel primo dibattito televisivo su "No Billag" anche Lorenzo Quadri e Filippo Lombardi, che non attribuisce la diminuzione del canone all'iniziativa
MELIDE - Una RSI accusata di saccenteria e supponenza. Ci è andato giù pesante Alain Bühler, sostenitore dell’iniziativa “No Billag”, nel primo e per certi versi atteso dibattito televisivo sul canone radio-televisivo, andato in onda su Teleticino. Nella trasmissione “I conti in tasca” insieme al vicepresidente dell’UDC Ticino c’era il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri, il Consigliere agli Stati Filippo Lombardi e il direttore della RSI Maurizio Canetta.
Ed è stato proprio Canetta a rispondere alle accuse di Bühler quando quest’ultimo si è scagliato contro il management della RSI «che non si è neppure degnato di parlare con i promotori dell’iniziativa. Perché c’era l’arroganza di poter mantenere lo status quo».
«Non è compito della SSR agire in Parlamento e non è il nostro mestiere proporre dei controprogetti» ha spiegato dal canto suo Maurizio Canetta.
La libertà di scegliere - Alain Bühler ha difeso l’iniziativa No Billag puntando sul concetto di «ridare la libertà ai cittadini», affinché paghino per ciò che vogliono vedere. Per Maurizio Canetta, invece «il titolo dell’iniziativa è allettante, ma si tratta di un salto nel buio». Secondo il direttore della RSI, infatti, “No Billag” promette di tagliare una tassa che pesa su molte economie domestiche, ma tralascia le conseguenze.
Nessun compromesso in passato - Lorenzo Quadri è stato sollecitato sui licenziamenti dei dipendenti della RSI nel caso passasse l’iniziativa. «Sostenere che la SSR chiuderà è una forma di ricatto». L’iniziativa per il leghista è una risposta «muro contro muro» a un sistema che non ha mai voluto cambiare.
Evoluzione digitale - Alain Bühler ha dichiarato inoltre che è un errore pensare che con il “sì” all’iniziativa il Ticino verrà penalizzato. «Il Parlamento dovrà legiferare la nuova impostazione mediatica svizzera. Ma il discorso delle frequenza verrà resettato in pochi anni, quando sarà introdotto il 5G. La SSR è un dinosauro che non vuole rinnovarsi». Canetta, dal canto suo, ha sottolineato più volte che con lo sviluppo digitale «la SSR dovrà cambiare», ma «la fruizione non può essere solo in Internet» e non si possono annullare i finanziamenti della Confederazione.
Canone a 365 franchi - I toni si sono accesi quando Lorenzo Quadri ha dichiarato che l’iniziativa “No Billag” un risultato positivo per i cittadini l’ha già avuto: «L’abbassamento del canone a 365 franchi». A quel punto è intervenuto a spada tratta Lombardi: «Dare il merito all’iniziativa è una bugia. La diminuzione è legata all’approvazione della nuova legge LRTV. La Leuthard già due anni fa aveva parlato di un nuovo sistema di finanziamento».
Come votare, dunque? - Canetta non ha voluto dare indicazioni di voto: «Le persone di questo Paese sono ragionevoli. Devono leggere il testo dell’iniziativa, che non lascia margine ed è molto diverso dal titolo». Bühler ha difeso invece “No Billag” ricordando che «dovrà essere trasposta dal Parlamento» e che in ogni caso si tratta di una chiara risposta alla SSR: «A mali estremi, estremi rimedi».