Lorenzo Quadri ha presentato una mozione chiedendo al Consiglio federale di elaborare una proposta
LUGANO - «In Ticino i frontalieri, oltre ad essere fonte di problemi sul mercato del lavoro, usufruiscono di prestazioni finanziate dal contribuente elvetico e causano alla collettività costi che però non sono poi chiamati a coprire» afferma il Consigliere nazionale per la Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri in una mozione presentata oggi.
La presenza di oltre 62'000 frontalieri finisce infatti per incidere in maniera sensibile anche sul traffico, l'usura della rete stradale e sull'aumento dei rifiuti solidi urbani, la cui raccolta e smaltimento rimangono però a carico dei residenti. Un aspetto che contraddice il principio di causalità decretato dalla Confederazione.
Sull'onda della causa perorata da Reiner Eichenberg, direttore del Seminario per la Scienza delle finanze dell’Università di Friburgo, in merito all'introduzione di una "tassa d'entrata" per i frontalieri, Lorenzo Quadri ha ufficialmente presentato oggi una mozione chiedendo al Consiglio federale di elaborare una tassa d'entrata per i frontalieri «a tutela del mercato del lavoro locale e a copertura dei costi – sociali, economici, ambientali ed infrastrutturali.»