Il passato del poliziotto della Cantonale finito con l'auto in un burrone non è immacolato. Forse, prima di finire fuori strada, aveva in corpo qualche bicchiere di troppo
ARCEGNO - L'incidente degli scorsi giorni e la diffusione di false notizie (il salvataggio di un cane mai avvenuto), non sarebbero le sole colpe delle quali si è macchiato il poliziotto della Cantonale finito nei guai per essersela data a gambe dopo essere finito con l'auto in un burrone tra Arcegno e Ronco Sopra Ascona.
Dal suo passato emergono altri episodi che, se confermati, minerebbero la condotta del rappresentate delle forze dell'ordine. Cinque o sei anni fa - stando ad alcune testimonianze giunte in redazione - il poliziotto e sportivo d'élite si sarebbe reso protagonista di una fuga dopo un investimento a Locarno. Scappato, era stato intercettato, ma in quell'occasione era rimasto impunito.
Lo scorso anno, invece, era stato trovato a bordo di un'auto guidata da una persona sprovvista di licenza di condurre. In quell'occasione, stando a nostre fonti, stava offrendo lezioni di guida nonostante fosse lui stesso senza patente per eccesso di velocità.
Nel frattempo stanno migliorando le condizioni del passeggero che, assieme all'agente, è rimasto vittima dell'incidente ad Arcegno. L'uomo ha riportato 30 punti di sutura, un intervento al setto nasale, un trauma cranico e la rottura di diversi denti. Fortunatamente non è in pericolo di vita.
Resta da capire ora, ma sarà l'inchiesta di polizia a stabilirlo, il motivo per il quale il poliziotto abbia abbandonato il luogo dell'incidente. Stando a nostre fonti aveva bevuto qualche bicchiere di troppo dopo una serata passata fuori. Da chiarire vi è pure se, prima della fuga, abbia o meno prestato soccorso al passeggero. In caso ciò non fosse accaduto, la posizione dell'agente rischierebbe di aggravarsi ulteriormente.