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CONFINERapinatori fermati a Castelrotto: sequestrato un arsenale

30.10.15 - 09:40
Il gruppo era stato giudicato fin dalle prime ore un vero e proprio commando di pericolosi pregiudicati
Ti-Press
Rapinatori fermati a Castelrotto: sequestrato un arsenale
Il gruppo era stato giudicato fin dalle prime ore un vero e proprio commando di pericolosi pregiudicati

VARESE - Kalashnikov, mitra, pistole e perfino una bomba a mano funzionante. È l'arsenale che la Squadra Mobile di Milano ha sequestrato nel Varesotto nel corso dell'indagine che, lo scorso 16 ottobre, ha portato all'arresto in Ticino, a Castelrotto, di sei rapinatori italiani armati in procinto di assaltare un furgone portavalori. Lo riferisce l'agenzia stampa italiana Ansa.

Dalle autorità il gruppo era stato giudicato fin dalle prime ore un vero e proprio commando di pericolosi pregiudicati. Sul posto erano in possesso di più armi, di tipo corto e lungo, oltre a tutta la strumentazione necessaria al compimento del reato. Secondo gli inquirenti era ipotizzabile anche il sequestro di persona. 

L'operazione aveva avuto successo grazie alla cooperazione fra la polizia cantonale ticinese, le Guardie di confine e le autorità italiane, che seguivano il caso già da un mese. "Abbiamo individuato un gruppo di pregiudicati, soprattutto per rapine in banca, che si muovevano in modo che, all'occhio esperto di chi svolge queste attività investigative, faceva intendere la preparazione di una rapina - aveva dichiarato il Dott. Alessandro Giuliano primo dirigente squadra mobile Milano -. Abbiamo individuato una rete di relazioni e i mezzi che avrebbero usato per compiere il colpo. Soprattutto un'auto rubata. Le intercettazioni hanno permesso di capire che la rapina sarebbe stata compiuta nel breve termine è con armi pesanti. Quindi abbiamo capito che avrebbero colpito il Ticino".

Solo attraverso un servizio di osservazione congiunta gli inquirenti hanno capito che avrebbero colpito una località prossima al confine. La polizia italiana era così riuscita a fornire le coordinate ai colleghi della cantonale Svizzera che hanno potuto operare un "intervento efficace senza danni".

Gli uomini fermati sono tutti ultra quarantenni: quattro risiedono a Milano o provincia, due nella provincia di Varese. Un settimo arresto, inoltre, è avvenuto contemporaneamente in Italia.

 

 

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