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LUGANOTPL, "C'è stress da semafori"

25.09.12 - 09:57
Conducenti di bus, addetti alla centrale, addetti alla biglietteria e responsabili: tutti sotto pressione per il nuovo Piano Viario. Parla il direttore della TPL, Franco Greco
Foto Ti-Press Tatiana Scolari
TPL, "C'è stress da semafori"
Conducenti di bus, addetti alla centrale, addetti alla biglietteria e responsabili: tutti sotto pressione per il nuovo Piano Viario. Parla il direttore della TPL, Franco Greco

LUGANO - Un conducente di un bus della TPL qualche giorno fa avrebbe bloccato il suo bus minacciando di abbandonarlo qualora alcuni utenti non avessero smesso di disturbarlo. Le richieste di congedo malattia da parte del personale della TPL negli ultimi giorni sarebbero aumentate a causa di forte stress. Voci o verità?

Di certo lo stress dei conducenti dei bus e di quelli all’interno della centrale TPL è aumentato dall’entrata in vigore del nuovo Piano Viario. Uno stress dipeso sia dalla necessità di adattarsi alle nuove linee con nuove tempistiche e nuove problematiche, sia per le reazioni snervate che gli utenti rivolgo agli autisti.

I problemi ci sono: alcune linee in difficoltà, le biglietterie automatiche ancora lente, le corsie prioritarie diminuite nelle zone “calde”. L’aria è tesa insomma. Ma quanto durerà ancora questa situazione?

Ne abbiamo parlato con il direttore della TPL, Franco Greco.

 

Signor Greco, prima di tutto ci dica se è vero che un autista in preda a stress ha abbandonato il bus?

“A me risulta che un autista, un bravo autista, si è arrabbiato perché all’interno del bus stava succedendo qualcosa che lo disturbava e lui a un certo punto, dopo essersi fermato, sembra abbia detto, di smetterla minacciando di non proseguire la corsa. Ma la sua reazione non era legata alla viabilità, al traffico. Era disturbato da questa situazione”

 

Ma c’è maggiore stress tra i conducenti e gli addetti alla Centrale?

“E’ chiaro che da quando ci sono le nuove linee, c’è una pressione maggiore. Soprattutto all’inizio. Adesso va meglio e il problema non è tanto lo stress, quanto il comportamento dei veicoli privati che hanno evidentemente troppe titubanze con i nuovi percorsi o dei pedoni sui passaggi pedonali. Questo fa sì che i nostri autisti debbano stare più attenti. Ne vedono di tutti i colori e il loro lavoro è diventato molto più delicato. Ecco perché ci sono anche momenti in cui ci si stanca tanto”.

 

Quindi non è uno stress causato dalla necessità di adattarsi alle nuove linee?

“Se me lo chiedeva un mese fa, le avrei risposto che lo stress addebitato alle novità era parecchio, ma adesso questo problema è stato superato. La tensione, come le dicevo, dipende dalla necessità di una maggiore attenzione al comportamento dei pedoni e degli autisti. Speriamo che con il passare del tempo, tutti i cittadini riescano ad abituarsi alle novità e non cambino idea quattro, cinque volte, per andare a destra o a sinistra”.

 

Esiste un aumento di richieste di congedi per malattia?

“Le richieste aumentano e diminuiscono come sempre, c’è un andamento normale come in tutti i periodi dell’anno. Vedendo i certificati medici le posso garantire che siamo nella normalità. Ci sarà sicuramente qualcuno che è molto stressato in questo periodo e lo posso capire. Io sono grato a quello che stanno facendo gli autisti e gli addetti alla Centrale, perché stanno sopportando un carico di stress e di lavoro intenso. E non solo loro, ma anche per esempio, l’ufficio abbonamenti. Ci sono code dalla mattina alla sera, e le cinque persone che vi lavorano sono sfinite a fine giornata”.

 

Da un punto di vista tecnico, quali sono i problemi ancora da risolvere?

“Il problema di fondo è che oggi i nostri autisti vivono problematiche semaforiche. Succede che perdiamo troppo tempo agli incroci, si tratta di un problema tecnico e chi è preposto ai semafori, lo sa. Noi facciamo segnalazioni giornaliere su quello che va e che non va, e dalle segnalazioni dovrebbe arrivare la risoluzione del problema. Questo accade regolarmente, ma in alcune casi, i problemi si ripresentano dopo una settimana dallo loro risoluzione e questo è molto snervante, per gli autisti, per la Centrale come pure per i responsabili e la direzione. Ma chi è addetto al controllo dei semafori sta lavorando per risolvere i problemi”.

 

Ci spieghi meglio, cosa accade in caso di problemi ai semafori?

“Quando il bus arriva al semaforo e non aggancia il tempo giusto per andare oltre, i tempi di attesa al semaforo vanno dai tre ai quattro minuti. Se questo succede dopo due o tre semafori, il ritardo si accumula, arriva anche a 15 minuti. Una parte di questi minuti di ritardo li recuperiamo quando il bus arriva al capolinea, ma il recupero non è ancora soddisfacente. Purtroppo da questo profilo non siamo molto contenti. Noi segnaliamo le problematiche, ma ci dicono di avere pazienza”.

 

Sono previsti miglioramenti?

“Bisogna avere pazienza, ci sono dei termini, alcune novità sui semafori saranno introdotte questa settimana e altri ancora fra un mese, dalla fine di ottobre. Il problema è che, anche volendo, non possiamo agire da soli perché gli orari sono concatenati con le FFS, per cui ufficialmente, se vogliamo apporre dei correttivi importanti agli orari, come penso faremo, bisognerà aspettare il cambio degli orari del 9 dicembre. Non possiamo stravolgere gli orari , possiamo aggiungere dei correttivi, ma non in maniera ufficiale”.

 

Quali correttivi finora sono stati aggiunti?

“Una delle linee che dava maggiori problemi era la 3. Adesso è migliorata perché abbiamo introdotto un bus complementare con partenza alle 7:30 e abbiamo dentro ancora dei veicoli supplementari. Ma si tratta di una soluzione “tampone”. Il bus complementare non potrà restare sempre. Ci sono linee che invece vanno benissimo come la 4, una linea lunghissima che va anche troppo bene, rischiando di passare prima. Neanche questo deve accadere”.

 

Da utente nota differenze del traffico?

“I miglioramenti ci sono ma sono sbilanciati. Io scendo da Comano e non trovo macchine, chi scende dall’Ospedale Civico non trova macchine, da Besso non scendono macchine. Il carico è sbilanciato totalmente in alcuni punti e questo arreca disagi”.

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