LUGANO - L’avviso di «revoca di tombe in apparente stato di abbandono o prive di rappresentante legale», apparso sul Foglio ufficiale del Cantone pubblicato lo scorso 24 gennaio, ha fatto scattare un’interrogazione al Municipio da parte della Consigliera comunale Sara Beretta Piccoli, peraltro personalmente coinvolta nella vicenda in quanto nella lista figurano anche due «trisavoli» della sua famiglia, «Patrizia di Lugano da oltre due secoli.»
Alla fine della suddetta lista, precisa Beretta Piccoli, viene indicato che le tombe elencate «non sono state rivendicate e quindi ritorneranno a piena disposizione del Comune senza ulteriori avvisi».
Per rintracciare eventuali eredi, spiega la Consigliera comunale dopo aver preso contatto con il servizio cimiteri, «sono stati apposti dei foglietti indicanti la richiesta di annunciarsi in quanto parenti o conoscenti». Foglietti dei quali, dopo un sopralluogo, non è stata trovata «neppure l’ombra.»
Considerati i presupposti, Beretta Piccoli chiede al Municipio se ritiene di aver fatto il possibile per avvisare parenti e conoscenti, con quale criterio si è deciso quali tombe liberare o meno e se non ritiene «lesiva del rispetto della persona defunta» la scelta di appendere alcuni biglietti direttamente sulle tombe.
La lista integrale delle domande: