Giovanni Albertini interroga il Municipio in merito alla sicurezza del tratto stradale nella zona del Ponte del Diavolo
LUGANO - I segni dell’incidente avvenuto nella notte del 24 novembre scorso a Castagnola, in prossimità del Ponte del Diavolo, nel quale persero la vita due giovani russi di 19 e 23 anni, usciti di strada a bordo di un SUV nero e finiti nelle acque del Ceresio, sono ancora saldamente presenti nella memoria e sull’asfalto del tratto stradale interessato.
In particolare, a distanza di quasi due mesi, la ringhiera originale non è ancora stata ripristinata, delegando provvisoriamente il compito di garantire la sicurezza a sei transenne mobili, “saldate” manualmente fra loro. Considerata la pericolosità del tratto stradale, Giovanni Albertini ha deciso di interrogare il Municipio di Lugano.
«Le ringhiere di protezione sono a norma?», chiede il consigliere comunale, ponendo l’accento in particolare sulle modalità attraverso cui è stata assicurata la zona «per evitare e prevenire ulteriori incidenti» in seguito al dramma.
Albertini chiede inoltre, in ottica futura, quali accorgimenti intende adottare il Municipio al fine di «assicurare maggiormente il tratto di strada» interessato e se vi sia l’intenzione di procedere con un «censimento delle zone di transito viabili e pedonali pericolose» di Lugano, in modo da garantire la sicurezza di conducenti e pedoni.