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LOCARNO / VALLEMAGGIAAccampati di notte sulle rive dei fiumi: «Non fatelo!»

15.08.16 - 10:43
Un volontario della campagna "Divertiti ma attenzione!" mette l'accento sui grandi rischi di questo comportamento
archivio TiPress
Accampati di notte sulle rive dei fiumi: «Non fatelo!»
Un volontario della campagna "Divertiti ma attenzione!" mette l'accento sui grandi rischi di questo comportamento

LOCARNO - Divertirsi ma prestando la dovuta attenzione. Potrà forse sembrare scontato, ma i numeri comunicati dalla Società Svizzera di Salvataggio raccontano un'altra realtà. Sono infatti oltre 30 le persone annegate dall'inizio del 2016 in Svizzera, nonostante i numerosi cartelloni informativi affissi nei pressi di fiumi e laghi.

«Divertiti ma attenzione!» - Anche in Ticino esistono rischi concreti. Solo il mese scorso un giovane eritreo è annegato nella foce del Cassarate, e negli anni passati diverse persone hanno perso la vita nei fiumi del Sopraceneri.

«La gente si accampa sempre più spesso sulle rive dei fiumi senza pensare ai pericoli» ci ha raccontato uno dei volontari che si occupa del volantinaggio per la campagna di prevenzione "Divertiti ma attenzione!", sottolineando che il fenomeno avviene molto spesso anche durante la notte quando «le centrali idroelettriche aprono le chiuse con una frequenza più elevata», facendo salire pericolosamente il livello delle acque.

«Mentre si dorme non ci si accorge del pericolo» ci ha spiegato il volontario, il quale evidenzia come spesso queste persone ignorino del tutto questo genere di rischi «pur ricevendo il volantino».

Prevenzione - "Divertiti ma attenzione!" è una campagna attiva nel Locarnese e nella Vallemaggia, dall'inizio di giugno alla fine di agosto, che si occupa di sensibilizzare i bagnanti in merito alle regole per trascorrere una piacevole giornata presso fiumi e laghi in totale sicurezza.

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COMMENTI
 

volabas 7 anni fa su tio
ma lasciateli andare in riva al fiume...poi lasciateli anche arrangiare quando sono con l'acqua al collo...maggiorenni e responasabili o e cosi difficile da capire...

lo spiaggiato 7 anni fa su tio
Effigurarsi se non c'è qualcuno che vuole scassarti anche per una semplice notte in riva al fiume... :-/

Tato50 7 anni fa su tio
Se sul volantino "Divertiti ma attenzione" viene indicato anche questo pericolo, che molti non conoscono, sarebbe il caso di smontargli la tenda e ridargliela dopo una settimana. Meno rischi per loro e anche per chi poi si deve occupare dei soccorsi ;D Scusate, ma il divieto di mettere tende su luogo pubblico è valido solo per i ticinesi ?

Esse 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Direi di no ...bivacco in montagna fa eccezione a tale demenzialità

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Esse
Certo, non discuto sul bivacco o anche magari un paio di giorni; l'ho fatto anch'io in posti fantastici ed è stata una bellissima esperienza. Pero`: Di principio, l’accesso a boschi e pascoli è consentito a tutti (art. 699, cpv. 1, CCS), ma singoli cantoni o comuni hanno la facoltà di imporre limitazioni. Basterebbe che Comuni, Cantoni o Patriziati si attivino e questo problema sarebbe evitato (anche se il buon senso dovrebbe prevalere onde evitare proprio interventi di questo genere che vanno a penalizzare tutti per pochi) !!.

Esse 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ma francamente non vedo l'esigenza. Se: situazione di perico = divieto ...tanto vale levare i cartelli "attenzione"dai fuimi e vietarne l accesso in generale.. niente bagno , niente sole, niete pesca e via. Siamo pur sempre una specie abbastanza evuluta .. un informazione dove il pericolo non è percepibile non puo bastare ad evitare incidenti (a quanto pare) non ancora accaduti?

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Esse
Ma su questo sono d'accordo con te sull'evitare i divieti ma se i cartelli informativi possono servire anche solo a salvare una vita umana, benvengano. Credo che troppi, lo dimostrano le cifre, sottovalutino i pericoli in certe zone apparentemente "tranquille". Poi la disgrazia è sempre dietro l'angolo e non sempre sono gente che viene da "fuori". Forse possiamo affermare che noi conosciamo meglio certe situazioni e quindi le evitiamo ma non ne siamo immuni in qualsiasi luogo. Il discorso potrebbe essere esteso anche ad altre attività come cercar funghi o gite in montagna (che quasi quasi fanno più vittime che sulle strade). Purtroppo, nel mio lavoro, qualche cosa ho visto e c'è sempre il rammarico di una vita persa per qualcosa che si poteva evitare senza contare i rischi che corrono chi poi deve intervenire dopo.

Esse 7 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Cavoli ..sicuro non sono dei bei momenti per gli addetti ai lavori, comprendo la sensibilità al tema specifico. Prendendola più in generale, davanti al pericolo, probabilmente non sempre l'informazione basta ..ed è anche innegabile il nesso tra divieto e riduzione delle disgrazie; ad ogni buon conto non perderei di vista il fatto che una società dalla vita appiattita da mille paletti è comunque un buon terreno per crearne altre...

Tato50 7 anni fa su tio
Risposta a Esse
Effettivamente è una società già abbastanza "palettata", a volte giustamente a volte esageratamente. In quest'ultimo caso sono proprio certe persone che con continue lamentele portano poi ad altri inutili "paletti" che accontentano loro ma le conseguenze vanno a colpire tutti. Purtroppo contro il "non buon senso" non si può fare nulla e si potranno mettere avvisi o cartelli in ogni dove, ma l'incosciente o il menefreghista di turno lo troverai sempre.
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