Il titolare del simpatico street food, già al centro di una raccolta firme a dicembre, aveva trovato una nuova sistemazione. Ma il reclamo di due confinanti blocca (ancora) la sua attività.
TESSERETE - Una bella storia di integrazione e di solidarietà rischia di finire in fumo a causa dell'opposizione di due vicine. Il caso è quello di Cristel Ewolo, 38enne di origini congolesi, titolare di un singolare street food con sede a Tesserete. Il simpatico "paninaro" qualche mese fa era stato costretto a lasciare il piazzale in cui lavorava da due anni in seguito alla decisione dei proprietari di costruirvi un edificio abitativo. Ora Ewolo, spinto anche da una raccolta firme popolare indetta dai suoi clienti, sembrava avere trovato una nuova sistemazione, negli spazi privati di fronte alla ditta Mondini. Sembrava, appunto. Perché qualche giorno fa è arrivata l'intimazione del Municipio: attività sospesa in seguito al reclamo di due residenti.
Il messaggio - «Ciao a tutti! Mi dispiace dovervi comunicare che è stata fatta opposizione alla mia presenza nel piazzale dello stabile Mondini. Per legge quindi l'attività rimarrà in sospeso fino al termine della procedura di ricorso...» Questa una parte del messaggio pubblicato da Ewolo sul suo profilo Facebook. A segnalarlo, alcuni suoi clienti, indignati per la situazione venutasi a creare.
Reclamo - Alla base delle lamentele espresse, tramite avvocato, alle autorità municipali ci sarebbero soprattutto due aspetti. Da una parte l'andirivieni di clientela non sarebbe gradito alle oppositrici. Dall'altra sarebbe la struttura del camper, ritenuto "non idoneo alla cucina" a infastidire le due confinanti.
Unica fonte di sostentamento - Ora Ewolo avrà 15 giorni di tempo per fare ricorso. Raggiunto telefonicamente, il 38enne non ha nascosto la sua amarezza. «Sono molto dispiaciuto. Questa è la mia unica fonte di sostentamento. Se queste persone fossero venute a parlarmi, io avrei cercato qualsiasi compromesso. In fondo io voglio solo lavorare, e mi stavo impegnando per riuscirci al meglio. La ditta Mondini mi aveva fato fiducia, desidero ringraziarla per il gesto. E spero davvero che si arrivi a una soluzione pacifica in tempi brevi».
Senza guadagno - Nel frattempo però qualcun altro sta tendendo la mano all'intraprendente africano. «Tutti i venerdì e i sabati sera da mezzanotte alle cinque del mattino potrò vendere i miei panini nella zona del Cinestar di Lugano. Sono grato anche a chi mi dà questa possibilità. Di cuore. Però ho anche bisogno di uno spazio fisso, proprio come quello che mi stava concedendo l'azienda Mondini. Sono già dovuto stare fermo tutto il mese di aprile. Senza guadagno si fa dura per me».