Un romanzo erotico disponibile nelle biblioteche scolastiche ticinesi per lettori da 11 anni in su. I genitori protestano.
Pagina 113: «Abbasso la mano, lasciandola sopra i boxer, e lentamente raggiungo il punto in cui il tessuto si rigonfia». Pag. 197: «Mi lascio sfuggire un gemito quando mi ritrovo davanti l'erezione di Hardin. Accidenti, è bello grosso. Come faccio a farlo entrare in bocca?». Pag. 217: «Gli stringo i capelli mentre vengo travolta dall'orgasmo più intenso della mia vita». Passi random – nemmeno dei più espliciti – dal libro più amato da studenti e studentesse delle scuole medie ticinesi.
Il libro - “After” (Sperling&Kupfer, 2015) dell'americana Anna Todd, racconta la storia di una brava ragazza che si innamora di un teppista, e con lui scopre i piaceri della sessualità collegiale. È, tecnicamente, un soft-porn. Non proprio il genere per dei ragazzini di 11-12 anni. Ma, diventato un fenomeno virale su internet, nelle scorse settimane il titolo è stato richiesto da decine di teenager nelle biblioteche delle scuole medie del Cantone. Le quali in molti casi lo hanno distribuito. Nonostante passaggi come quelli che trovate in allegato (vedi foto gallery).
Genitori infuriati - «Siamo stati letteralmente sommersi dalle richieste e, dopo alcune resistenze, lo abbiamo preso» spiegano dalla scuola media Bellinzona 2. Non è un caso isolato: il titolo è presente sugli scaffali delle biblioteche di ben 11 scuole medie ticinesi (su 35 totali). Alcuni genitori si sono già lamentati con gli istituti di riferimento: «Assieme ad alcune mamme abbiamo deciso di scrivere al Decs, secondo noi è semplicemente vergognoso che letture del genere siano messe a disposizione dalle scuole a dei ragazzini di 11 anni» protesta una madre di Stabio. È d'accordo una bibliotecaria di una scuola del Luganese, che chiede di rimanere anonima: «Non si tratta di applicare una censura, ma il ruolo della scuola deve essere quello di dare ai giovani un'offerta educativa. Resta il fatto che non è possibile leggere e controllare tutto, qualcosa sfugge sempre».
No comment dal Decs - In alcune scuole, intanto, ci si regola di caso in caso. Come alle medie di Stabio: «Se viene a chiederci questo titolo uno scolaro di 11 anni, evidentemente lo sconsigliamo. Ma non si può dire di no a prescindere» spiegano dalla biblioteca. Il Decs, contattato da tio.ch/20minuti, si astiene dal commentare. E la polemica è in agguato.