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Gli organizzatori del corteo dapprima bocciano il gruppo della Lingera. Poi lo riammettono a una condizione: «Sovrani a piedi»
BELLINZONA - “I sovrani della Lingera scendano dal carro”. È l’ordine che arriva dagli organizzatori del corteo domenicale del Rabadan, alla vigilia della 153esima edizione del carnevale bellinzonese. In un primo tempo il carro mesolcinese era addirittura stato bocciato. Poi la riammissione, a una condizione. E cioè che Brenno Martignoni e Stefania Polti, re e regina della Lingera, non siano a bordo. “È una pretesa scorretta - dice Martignoni -. Ci sentiamo presi in giro”.
Fuorilegge - La ‘bomba’ scoppia dopo la visita dei responsabili del corteo Rabadan al carnevale di Roveredo, svoltosi lo scorso sabato. Subito dopo, parte l’email destinato agli organizzatori della Lingera. “Ci hanno scritto - riprende Martignoni mostrando il testo - che il nostro era a tutti gli effetti da considerarsi un carro reale. E che l’unico re autorizzato a sfilare sul carro a Bellinzona è re Rabadan".
Scarsa creatività - Non solo. “Ci hanno anche detto che siccome da tre anni il nostro carro mantiene la stessa configurazione, salvo cambiare tema, non poteva essere accettato”. Accuse di scarsa creatività che Martignoni respinge al mittente. “È normale che il carro di base resti sempre quello. Il nostro tema di quest’anno è l’orso in Mesolcina. Ci sembra comunque di essere stati originali”.
L’accusa - Dopo alcune pressioni, i responsabili della Lingera ottengono un parziale dietrofront da parte degli organizzatori del corteo bellinzonese: il carro può sfilare, ma i regnanti no. “È una dittatura. Lo potrei anche interpretare come un attacco personale”, tuona Martignoni, per otto anni sindaco proprio di Bellinzona.
Le regole - Mauro Bissolotti, responsabile della logistica del Rabadan, non condivide. “È da anni che cerchiamo di spiegare a Martignoni quali sono le regole del nostro corteo. L’unico regnante che può stare a bordo del carro è il nostro, con la sua regina. Non a caso guida il corteo. I regnanti ospiti invece vanno sempre a piedi”.
Disparità - Saranno 52 i gruppi che sfileranno domenica lungo Viale Stazione, con una quindicina di carri. “Non abbiamo nulla contro il carro della Lingera - sostiene Bissolotti -. Però non potevamo più tollerare che il re e la regina di Roveredo continuassero a salire sul carro. Sono stati alcuni regnanti di altre località a reclamare. C’era una disparità ed era giusto intervenire”.
