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LUGANOFunicolare degli Angioli, futuro garantito dalla Storia?

04.12.14 - 06:00
In cerca di un documento storico che ‘costringerebbe’ la Città a rimettere in funzione l’impianto
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Funicolare degli Angioli, futuro garantito dalla Storia?
In cerca di un documento storico che ‘costringerebbe’ la Città a rimettere in funzione l’impianto
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LUGANO - La Storia riporterà in vita la funicolare degli Angioli? È quanto spera l’associazione Pro Loreto Casserina e Bellavista che è attualmente in cerca di un documento che potrebbe ‘costringere’ la Città di Lugano a rimettere in funzione l’impianto. Lo scritto potrebbe infatti provare che, come noto, nel dicembre 1973 gli allora proprietari (si trattava delle sorelle Ferrazzini) cedettero la funicolare per un franco simbolico al Comune di Lugano, a condizione però che fosse mantenuta in esercizio. Un esercizio che, in mani pubbliche, durò tuttavia soltanto poco più di un decennio: l’ultima corsa della cabina risale infatti al 1986. E l’impianto è ufficialmente fermo dal 1. gennaio dell’anno successivo.

Con la chiusura della funicolare degli Angioli, dovuta al forte calo dei passeggeri dopo la chiusura dell’Hotel Bristol a monte, la Città sarebbe allora venuta meno alle condizioni sottoscritte al momento del passaggio di proprietà? Un interrogativo, questo, a cui si potrà rispondere soltanto quando l’associazione sarà in possesso del documento che, assicura una persona vicina al dossier, “negli archivi esiste”.

La funicolare è un reperto di archeologia industriale, che nel 2011 l’Ufficio federale della cultura ha inoltre inserito nell’inventario svizzero degli impianti a fune di valore storico. “Si tratta del lift di una nave, funzionava a contrappesi: per il nostro paese è un impianto unico” afferma il nostro interlocutore.

Ma per la ristrutturazione storica della funicolare servono almeno cinque milioni di franchi. L’associazione è consapevole delle difficoltà finanziarie con cui si sta confrontando la Città di Lugano. E proprio per questo motivo avrebbe l’intenzione di attivarsi per trovare degli sponsor privati, che possano garantire almeno una parte dell’investimento. Nel frattempo la cabina, che era stata portata via il 25 marzo 2012, dovrebbe ancora trovarsi al sicuro in un deposito cittadino situato a Viganello.

 

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