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CONFINE / TICINOMonti ripristina i frontalieri del pieno

07.12.11 - 10:59
Con l'aumento del costo di benzina e diesel gli automobilisti della fascia di confine sovrebbero tornare in Ticino a fare rifornimento
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Monti ripristina i frontalieri del pieno
Con l'aumento del costo di benzina e diesel gli automobilisti della fascia di confine sovrebbero tornare in Ticino a fare rifornimento

LUGANO - Se in Italia molti piangono, qualcuno spera: i benzinai ticinesi. Il Governo Monti ha sancito un aumento immediato del costo dei carburanti. Già questa mattina il prezzo della benzina nei distributori italiani è balzato a circa 1,708 euro, mentre il gasolio tocca i 1,702 euro (+13,5 centesimi), indica Staffetta Quotidiana, l'informazione specializzata sull'energia.

A pesare è il maxi-aumento delle accise (cioè il tributo diretto allo stato su determinati beni, come elettricità o carburante), che nella versione definitiva della manovra interviene non al primo gennaio, come si prevedeva in un primo tempo, bensì "a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto", cioè subito. Le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 centesimi al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent).

Un rincaro che apre prospettive rosee per i benzinai ticinesi, ma getta nel panico i colleghi comaschi e varesini. "Abbiamo chiesto un incontro urgente in Regione" spiega al Corriere di Como Daniela Maroni, presidente dei benzinai di Confcommercio. "Occorre attivare subito la carta sconto per il gasolio e rendere flessibile la riduzione del prezzo del carburante, altrimenti non potremo più reggere la concorrenza con la Svizzera".

Gli automobilisti comaschi, a prima vista, sembrano intenzionati ad approfittare del risparmio. "1.71? Io vado in Svizzera!" si sfoga così una giovane comasca. "In linea di principio," ribatte Daniela Maroni "visto che il provvedimento è stato preso per il bene dell'Italia, i comaschi dovrebbero continuare a fare il pieno sul territorio pensando al bene del Paese, ma credo sia un'utopia perché è chiedere troppo". Gli aumenti potrebbero non fermarsi qui: l'aumento reale, secondo alcuni, potrebbe essere di 10 centesimi per la benzina e di addirittura 13 per il diesel. Dipende da cosa faranno le Regioni. Perché pare che nella manovra Monti "si dia proprio alle Regioni la possibilità di aumentare le accise" ci spiega Mauro Antonelli del Codacons di Como. Un ennesimo rincaro, seppur teorico, che colpirebbe come una mazzata gli addetti del settore della fascia di confine.

I gerenti dei distributori di benzina ticinesi, attendono. "La clientela italiana non ci ha mai abbandonato, ma così speriamo che il giro d'affari s'intensifichi" è in sintesi il pensiero di alcuni benzinai di Pizzamiglio e Chiasso. Che si possa tornare agli anni d'oro del settore, quando nei valichi di confine c'era la coda di "frontalieri del pieno", che giungevano perfino da Milano? Ora è troppo presto per fare un bilancio: "Speriamo" è l'auspicio di tutti. Un sogno che potrebbe anche realizzarsi. Grazie a Monti.

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